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Nato: possibile revoca dei limiti imposti a Kiev sull'uso delle armi. "L'Ucraina può prevalere"

Il segretario della Nato Jens Stoltenberg in occasione dell'ultima visita a Kiev il 29 aprile 2024
Il segretario della Nato Jens Stoltenberg in occasione dell'ultima visita a Kiev il 29 aprile 2024 Diritti d'autore Efrem Lukatsky/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Efrem Lukatsky/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Maria Michela Dalessandro
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Il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg: "le sfide che affronta l'Ucraina sono molteplici e può ancora prevalere ma solo con il forte sostegno dagli alleati Nato". A Praga si discute delle restrizioni imposte a Kiev sull'uso delle armi

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Al via oggi la riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato a Praga, in Repubblica Ceca, in vista del vertice dell'Alleanza di Washington in programma dal 9 all'11 luglio negli Stati Uniti.

Tema caldo del vertice è il grande dilemma sulle restrizioni imposte all'Ucrainasull'uso delle armi ricevute dall'Alleanza atlantica. Tali condizioni non permettono, al momento, a Kiev di colpire il nemico in territorio russo.

Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha provato a convincere gli alleati a riconsiderare i limiti all'invio di alcune armi all'Ucraina.

"L'Ucraina continua a combattere con coraggio, ma le sfide che deve affrontare sono sempre più grandi e crescenti. L'Ucraina può ancora prevalere, ma solo con un sostegno costante e solido da parte degli alleati della Nato", ha detto Stoltenberg.

"Per questo, al vertice Nato di luglio, intendiamo porre il nostro sostegno su basi più solide. Anche con un ruolo maggiore della Nato nel coordinamento dell'assistenza alla sicurezza e dell'addestramento, oltre che con un impegno finanziario pluriennale".

La questione ha scaldato gli animi degli Stati membri che hanno preso posizioni differenti. Alcuni Paesi sono riluttanti nell'revocare le restrizioni perché temono la possibilità di un'escalation da parte della Russia che rischierebbe di trascinare l'Occidente in una guerra più ampia.

Altri, invece, sostengono che l'Ucraina ha bisogno di tutto il sostegno militare possibile per respingere un avversario meglio armato e dotato di maggiori risorse. 

Antonio Tajani: "Pieno sostegno all'Ucraina, ma senza schierare le truppe"

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani ha espresso solidarietà all'Ucraina, ma si è mostrato preoccupato per una possibile deriva del conflitto.

"Alla riunione di Praga porterò le priorità dell'Italia, anche come Presidenza del G7. Tra queste, il pieno sostegno all'Ucraina fino al raggiungimento di una pace giusta, complessiva e duratura, ma senza schierare le nostre truppe sul terrenoperché non siamo in guerra contro la Russia".

Il vicepremier italiano ha poi sottolineato un impegno a un incremento graduale e sostenibile delle spese per la Difesa, tenendo in considerazione il contributo dato in termini di uomini e mezzi alle missioni della Nato, il rafforzamento della collaborazione con i Paesi partner dell'Indo-Pacifico, e maggiore attenzione al Fianco Sud, priorità strategica per l'Italia.

Ministro degli Esteri ceco: passi avanti sulla revoca delle restrizioni

Il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavskì, si è rivolto ai suoi omologhi per esortarli a un impegno comune.

"Stiamo facendo passi avanti sulla rimozione delle restrizioni sull'uso delle armi da parte di Kiev", ha dichiarato Lipavskì.

"Chiedo a tutti gli alleati di avere una strategia unica sulla deterrenza della Russia e stiamo avendo una seria discussione su come garantire sostegno a lungo termine per l'Ucraina". Il ministro ceco ha fatto riferimento ai timori da parte di alcuni Paesi nel dare il via libera all'uso di armi da parte dell'Ucraina: "certe armi hanno una lunga gittata, ma dobbiamo usare la logica: è meglio abbattere un aereo piuttosto che i missili che porta".

Prove per la guida della Nato dopo Stoltenberg

Il summit di Praga sarà anche l'occasione per affrontare la questione del prossimo Segretario generale della Nato.

I ministri degli Esteri discuteranno dei possibili candidati alla guida dell'Alleanza Atlantica a ottobre a seguito delle dimissioni di Jens Stoltenberg.

Il politico norvegese, entrato in carica a ottobre 2014, concluderà il suo ultimo mandato già esteso al primo ottobre.

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