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Armenia, proteste contro il governo per i villaggi ceduti all'Azerbaigian

Le manifestazioni in Armenia contro l'accordo che prevede il passaggio all'Azerbaigian di alcuni villaggi di confine
Le manifestazioni in Armenia contro l'accordo che prevede il passaggio all'Azerbaigian di alcuni villaggi di confine Diritti d'autore AP
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Di Gabriele Barbati
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Proteste contro il governo dell'Armenia per i villaggi ceduti all'Azerbaigian in settimana. Il primo ministro Pashinyan ritiene l'accordo per il confine necessario a evitare nuove violenze dopo la perdita militare del Nagorno Karabakh nel 2023

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Decine di migliaia di manifestanti hanno protestato domenica in Armenia, chiedendo le dimissioni del Primo Ministro, Nikol Pashinyan, dopo che il governo armeno ha ceduto diversi villaggi di confine all'Azerbaigian.

La manifestazione è l'ultima di una serie che ha visto protagonista il movimento "Tavush per la patria" guidato da Bagrat Galstanyan, un arcivescovo della Chiesa armena che guida la diocesi di Tavush, una provincia orientale del Paese.

In quest'area si trovano appunto i quattro villaggi che l'Armenia ha consegnato all'Azerbaigian: Baghanis, Berkaber, Kirants e Voskepar (chiamatiBaghanis Ayrum, Asagi Eskipara, Heyrimli and Kizilhacili dagli azeri) i cui pochi abitanti hanno bruciato proprietà e campi prima di andare via, hanno riportato media locali.

Il governo armeno ha acconsentito alla restituzione a marzo, come parte degli sforzi per assicurare un accordo di pace duraturo tra i Paesi. Il 16 maggio, Erevan e Baku hanno ridisegnato dunque 12,7 km chilometri di confine, che hanno visto il trasferimento dei quattro villaggi conquistati  dall'Armenia durante il conflitto negli anni '90.

L'accordo del governo di Yerevan con quello di Baku è arrivato dopo la campagna militare con cui a settembre l'Azerbaigian ha preso il controllo del Nagorno-Karabakh, una regione a maggioranza armena ma in territorio azero che è stata al centro di una controversia di decenni tra i due Paesi.

A seguito delle operazioni militari, oltre centomila armeni sono sfollati altrove.

Per Pashinyan, che ha incontrato i residenti dei villaggi coinvolti e di alcuni vicini infuriati per la situazione, l'Armenia ha bisogno di definire rapidamente il confine con l'Azerbaigian per evitare altre violenze.

La replica dei manifestanti è che il primo ministro abbia acconsentito a cedere territori senza alcuna garanzia di pace e di sicurezza in cambio, chiedendo le dimissioni di Pashinyan.

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