Il Premio Dresda per la pace è stato assegnato al dissidente russo Navalny, morto in un carcere in Siberia nello scorso mese di febbraio
Il Dresden Peace Price, premio per la pace assegnato nella città tedesca, quest'anno va al dissidente russo Alexei Navalny, morto mentre si trovava in carcere il 16 febbraio scorso. Secondo quanto spiegato dagli organizzatori, la scelta è stata dettata "dall'esempio per tutti coloro che difendono i diritti umani, affinché continuino le loro battaglie".
Il premio ritirato dalla vedova Yulia Navalnaya
A ritirare il riconoscimento è stata la vedova, Yulia Navalnaya, mentre un discorso in onore dell'attivista è stato pronunciato dall'ex presidente della Germania, Joachim Gauck. Quest'ultimo aveva già parlato di Navalny come di "un'icona" per chi in Russia si oppone a Vladimir Putin, poco dopo aver ricevuto la notizia del decesso.
Nel corso della cerimonia, una compagnia teatrale ha proposto una rappresentazione di alcuni dei discorsi che il dissidente ha pronunciato durante le udienze nel corso dei processi. Navalny ha infatti a più riprese sfruttato i pochi momenti in cui ha potuto parlare per reiterare gli attacchi nei confronti del Cremlino, nonché per denunciare le condizioni di detenzione alle quali era sottoposto.
In Russia continua la repressione del dissenso
La sua vicenda non è isolata: anche Vladimir Kara-Murza, dissidente di 42 anni, è stato condannato per "alto tradimento" nel 2023 ad una pena di 25 anni di reclusione. La famiglia e i suoi avvocati affermano che l'uomo avrebbe subito due tentativi di avvelenamento negli anni scorsi e che, per questa ragione, oggi soffre di gravi problemi di salute.
Al contempo, due giornalisti freelance che lavoravano per organi d'informazione stranieri in Russia sono stati arrestati con l'accusa di "estremismo".