Il vertice sul clima di novembre 2025 si terrà in Brasile, ai margini dell'Amazzonia, una regione minacciata dalla deforestazione. Non ci saranno gli Stati Uniti dopo che Trump ha definito "una truffa" l'Accordo di Parigi
Decine di migliaia di persone sono pronte a riunirsi a Belém, in Brasile, per la Cop30, il vertice annuale sul clima delle Nazioni Unite.
La posta in gioco è altissima dopo uno degli anni più caldi mai registrati, un susseguirsi di eventi meteorologici estremi e un livello di scioglimento dei ghiacci senza precedenti.
Secondo le Nazioni Unite le emissioni di gas serra porteranno ormai il pianeta a superare l’aumento di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, molto probabilmente entro i prossimi dieci anni.
Quest'anno non saranno presenti delegati dagli Stati Uniti, uno dei maggiori emettitori di gas serra al mondo.
Nel suo primo giorno di mandato a gennaio 2025, il presidente Donald Trump ha annunciato il ritiro di Washington dall'Accordo di Parigi, definendoli "una truffa".
La Cop è il vertice annuale delle Nazioni Unite sulla crisi climatica
Cop sta per Conference of the parties (Conferenza delle parti), ossia il vertice tra i governi firmatari della "Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici".
Si tratta della trentesima edizione di questi incontri, da cui il nome Cop30.
Il summit riunisce leader mondiali, scienziati, organizzazioni no profit e altri esperti per discutere gli sforzi globali contro la crisi climatica.
La conferenza di quest’anno segna inoltre il decimo anniversario dell'Accordo di Parigi, adottato alla Cop21 da quasi 200 Paesi che si impegnarono a limitare il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali.
La Cop30 si svolge dal 10 al 21 novembre 2025
Il vertice di quest'anno si terrà dal 10 al 21 novembre.
I leader mondiali si riuniscono già il 6 e 7 novembre nell'ambito del summit "World leaders climate action", una fase preliminare in cui i capi di Stato si incontrano prima dell'avvio dei negoziati.
Da lì, i colloqui proseguiranno fino al 21 novembre. Spesso però si va oltre la scadenza, per le difficoltà nel trovare un accordo finale: la Cop29 a Baku, in Azerbaigian, lo scorso anno si è chiusa 35 ore dopo il termine ufficiale. Il record di durata spetta alla Cop25 di Madrid nel 2019, terminata con oltre 40 ore di ritardo.
La Cop30 si tiene a Belém, in Brasile
La Cop30 si svolgerà a Belém, nel nord del Brasile. È la prima volta che il vertice approda nel Paese e anche la prima in assoluto che si tiene nel cuore della foresta amazzonica.
Gli organizzatori brasiliani hanno ribattezzato la conferenza di quest'anno "la Cop della foresta" e il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha dichiarato che sarà "la Cop della verità".
La sede è stata scelta appositamente affinché i leader mondiali "affrontino la crisi climatica a viso aperto", secondo il presidente della Cop30, André Corrêa do Lago.
La città si trova ai margini dell'Amazzonia, una regione minacciata da deforestazione e cambiamenti climatici.
Belém è estremamente vulnerabile: il 40 per cento della città si trova sotto il livello del mare e la maggior parte degli abitanti vive in strade prive di alberi. È anche una delle aree più povere del Brasile, con la maggior parte dei 2,5 milioni di residenti che vive nelle baraccopoli.
Le polemiche sulla preparazione del vertice sul clima
Nonostante due anni di preparativi, non sono mancate le lamentele per la scarsa offerta di alloggi a prezzi accessibili. Alcuni proprietari di case avrebbero anche sfrattato i residenti per lucrare sui visitatori della Cop30.
All'inizio ci sono state ulteriori polemiche, dopo che un tratto di foresta sarebbe stato disboscato per costruire una strada di accesso destinata ai delegati internazionali. Gli organizzatori hanno negato ogni legame con il progetto.
Inoltre, il governo brasiliano ha di recente autorizzato nuove trivellazioni petrolifere vicino al Rio delle Amazzoni, suscitando dubbi sulla sua credibilità politica del Paese alla vigilia del vertice.
Alla Cop30 partecipano meno leader mondiali rispetto alle edizioni precedenti
Al 2 novembre, meno di 60 leader mondiali avevano confermato la propria presenza, un numero inferiore rispetto agli oltre 100 della Cop29 di Baku.
Sono già arrivati a Belém António Costa, presidente del Consiglio europeo, e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Presenti anche il premier britannico Keir Starmer e il principe William, in rappresentanza di re Carlo III.
Tra gli altri leader europei figurano il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz.
Il leader cinese Xi Jinping non parteciperà personalmente ma ha inviato una delegazione ufficiale.
Di cosa si parlerà alla Cop30?
Un punto centrale della Cop prevede che i partecipanti presentino ogni cinque anni nuovi impegni per ridurre le emissioni e contrastare i cambiamenti climatici, i cosiddetti contributi nazionali (Ndc).
Le bozze per il 2035 dovevano essere inviate entro febbraio 2025, ma il 95 per cento dei governi non ha rispettato la scadenza e molti hanno presentato i propri Ndc a settembre. L'Unione Europea ha definito i suoi obiettivi proprio questa settimana.
Le discussioni si concentreranno su come limitare l'aumento della temperatura, sui progressi rispetto agli impegni presi alla Cop29, e sui temi chiave di combustibili fossili e deforestazione.
Il messaggio che emerge è netto: il tempo sta per scadere e servono azioni immediate, anche se l'assenza degli Stati Uniti non fa ben sperare.
"Il tempo che abbiamo per agire sta finendo rapidamente", ha dichiarato Lula.
"Le forze estremiste fabbricano menzogne per ottenere vantaggi elettorali e intrappolare le future generazioni in un modello ormai superato, che perpetua disuguaglianze sociali, economiche e il degrado ambientale".