Nel frattempo, la Russia ha continuato a colpire l'Ucraina, lanciando decine di droni contro le infrastrutture energetiche ucraine durante la notte e attaccando obiettivi nel Donbass
Lunedì l’Ucrainaha lanciato una serie di attacchi contro obiettivi russi, danneggiando un terminale petrolifero, un oleodotto, due jet da combattimento e due navi. Tra i siti colpiti ci sono il terminale petrolifero Tamanneftegaz, un deposito di munizioni e una struttura per il lancio di droni in territorio russo e nelle aree ucraine occupate.
Nella regione russa di Krasnodar, gli attacchi hanno provocato un grave incendio che ha coinvolto due moli e due navi. Un missile ucraino ha colpito anche un’installazione temporanea della 92esima brigata fluviale russa a Olenivka, in Crimea, mentre un deposito di munizioni nella regione di Donetsk è stato danneggiato per ostacolare le avanzate russe. Nella serata di domenica, i partigiani ucraini hanno incendiato due jet russi in un aeroporto vicino a Lipetsk.
Botta e risposta tra Kiev e Mosca
Il ministero della Difesa russo ha confermato solo l’intercettazione di diversi droni ucraini, senza menzionare danni significativi. Gli attacchi rientrano nella strategia ucraina di disturbare le capacità militari russe e colpire obiettivi dietro le linee nemiche, sfidando le affermazioni di Vladimir Putin sulla supremazia militare russa durante i negoziati di pace.
Le forze russe continuano la loro campagna di logoramento nel Donbass, con numerosi attacchi nella regione di Kostyantynivka. Le bombe aeree hanno distrutto interi quartieri, mentre la sorveglianza dei droni costringe i civili a cercare riparo costante. Le difese ucraine hanno finora impedito alle forze russe di avanzare più in profondità nella città.
Parallelamente, la Russia ha preso di mira le infrastrutture energetiche ucraine, cercando di privare i civili di riscaldamento e acqua durante l’inverno. Il Ministero dell’Energia ucraino ha segnalato che strutture in cinque regioni sono state attaccate nella notte, con 86 droni lanciati da Mosca e 58 distrutti dalle difese ucraine.
Questi attacchi confermano che, a quasi quattro anni dall’invasione, il conflitto rimane intenso su più fronti. Gli scontri colpiscono infrastrutture critiche, mezzi militari e popolazione civile, con l’Ucraina impegnata a sfidare la presenza russa e Mosca a mantenere pressione militare e logoramento strategico.