Fanil Sarvarov era capo del Dipartimemto di addestramento operativo dello Stato maggiore russo ed è morto a causa delle ferite riportate
Il generale russo Fanil Sarvarov è rimasto ucciso in un’esplosione a Mosca nella mattinata di lunedì 22 dicembre. L’ordigno è stato posizionato sotto il telaio di un'automobile, secondo quanto riferito dalle autorità.
Sarvarov, capo del Dipartimento di addestramento operativo dello Stato maggiore russo, “è morto a causa delle ferite riportate”, precisa l'agenzia russa Tass, che cita la portavoce del comitato investigativo russo, Svetlata Petrenko, aggiungendo che le autorità sospettano possano essere coinvolti i servizi segreti ucraini.
Le autorità di Mosca indagano sull'attentato al generale Sarvarov
Kiev, da parte sua, non ha commentato la vicenda. Nel frattempo, a Mosca gli inquirenti stanno interrogando i testimoni oculari. Si sta inoltre prendendo visione dei filmati di alcune telecamere. La deflagrazione è avvenuta in un parcheggio in via Yaseneva.
Sarvarov, che aveva 56 anni, era stato promosso nel mese di maggio del 2024, quando il presidente russo Vladimir Putin lo aveva reso generale luogotenente.
Numerosi attentati in precedenza in Russia
Non si tratta del primo attacco di questo genera avvenuto in Russia. Nell'estate del 2022, un'autobomba aveva ucciso Darya Dugina, figlia dell'esponente nazionalista Alexander Dugin. Nella primavera successiva a morire, a San Pietroburgo, era stato il blogger militare Maxim Fomin.
Alla fine del 2024 è stato quindi ucciso il comandante delle forze di difesa specializzate in attacchi chimici, batteriologici e nucleari, Igor Kirillov. Nello scorso mese di aprile, infine, è stata la volta di un altro generale, Yaroslav Moskalik, membro dello Stato maggiore russo. Anche in questo caso il metodo utilizzato è stato quello di un'autobomba.