Gli esperti temono che l'iceberg più grande del mondo possa scontrarsi con un'isola dell'Oceano Atlantico
L'iceberg più grande del mondo che si è staccato dall'Antartide a dicembre scorso, e si dirige ora pericolosamente verso nell'Oceano Atlantico col rischio di colpire un'isola della dell'arcipelago della Georgia del Sud territorio d'oltremare britannico, nell'Oceano Atlantico meridionale.
A23a, questo è il suo nome dovuto al sistema di sistema di classificazione utilizzato per identificare gli iceberg, basato sulle zone geografiche e sulla sequenza numerica, è sotto stretto controllo da parte della comunità scientifica.
Andrew Meijers, oceanografo presso il British Antarctic Survey, ha dichiarato alla Cnn che il gigantesco iceberg è stato bloccato per mesi attorno a una montagna sottomarina, rimanendo intrappolato e in lento movimento.
Ma A23a si è ora liberato e sta andando alla deriva verso l'isola. "Attualmente si trova in una curva della corrente e non si sta muovendo direttamente verso l'isola", ha detto Meijers. "Ma in base a ciò che sappiamo sulle correnti, è probabile che presto si muoverà di nuovo verso l'isola".
"Gli iceberg sono pericolosi. Ora speriamo davvero di evitare che ci colpisca", ha dichiarato alla Bbc il capitano Simon Wallace dalla nave Pharos del governo della Georgia del Sud. "Abbiamo usato i riflettori tutta la notte per individuare il ghiaccio: potrebbe spuntare da qualsiasi parte", ha aggiunto Wallace.
Secondo le misurazioni del National Ice Center statunitense, aggiornate all'inizio gennaio, si tratta dell'iceberg più grande del mondo.
In agosto l'iceberg A23a copriva un'area di 3.672 chilometri quadrati, più del doppio della superficie di Londra. L'iceberg è stato monitorato attentamente dagli scienziati da quando si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Filchner-Ronne nel 1986.
Per più di 30 anni è rimasto intrappolato sul fondo del Mare di Weddell in Antartide, probabilmente fino a quando non si è ridotto abbastanza da perdere la presa sul fondale. È stato poi spazzato via dalle correnti oceaniche fino a rimanere nuovamente bloccato in quella che è nota come Colonna di Taylor, il nome dato al vortice d'acqua creato dalle correnti oceaniche che colpiscono una montagna sottomarina.
A dicembre l'iceberg si è liberato
Inizialmente gli scienziati avevano previsto che avrebbe continuato ad andare alla deriva lungo le correnti oceaniche verso acque più calde.
Gli scienziati si aspettavano che l'iceberg si rompesse e infine si sciogliesse una volta raggiunta la remota isola della Georgia del Sud.
Ma finora, almeno stando alle immagini satellitari, l'iceberg ha mantenuto la sua struttura e non si è ancora rotto in pezzi più piccoli, come è successo con i precedenti "mega-iceberg", ha spiegato Meijers.
Si tratta ora di capire se l'iceberg seguirà la corrente e si dirigerà verso le acque aperte dell'Atlantico o se rimarrà bloccato sulla piattaforma continentale, dove potrebbe rimanere bloccato per qualche tempo.
"Se ciò accadesse, potrebbe ostacolare gravemente l'accesso alle zone di alimentazione per la fauna selvatica che nidifica sull'isola, soprattutto foche e pinguini", ha continuato l'esperto.
Biodiversità a rischio
La Georgia del Sud e le Isole Sandwich hanno una ricca biodiversità e ospitano una delle aree marine protette più grandi del mondo.
Secondo gli scienziati, è probabile che questo iceberg si sia staccato a causa del ciclo naturale di crescita della banchisa (lo strato di ghiaccio marino che si forma sulla superficie dell'acqua) piuttosto che a causa di una crisi climatica legata ai combustibili fossili.
Tuttavia, il riscaldamento globale sta causando cambiamenti preoccupanti in Antartide, con possibili effetti devastanti sull'innalzamento del livello del mare a livello globale.