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Arizona, la realtà di vivere in un accampamento di senzatetto durante il luglio più caldo di sempre

Due uomini versano del ghiaccio in un secchio nell'accampamento di senzatetto "The Zone" a Phoenix, in Arizona.
Due uomini versano del ghiaccio in un secchio nell'accampamento di senzatetto "The Zone" a Phoenix, in Arizona. Diritti d'autore AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews Green Agenzie:  APTN
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

I senzatetto sono tra i più vulnerabili durante un'ondata di caldo estremo: ecco cosa significa vivere in un accampamento a Phoenix

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Stefon James Dewitt Livengood è rimasto per giorni all'interno della sua abitazione di fortuna a Phoenix, in Arizona, respirando a fatica, con nausea e vomito.

Ogni giorno, questo mese, le temperature hanno superato i 43,3 gradi Celsius.

Livengood ha detto di essersi fermato brevemente in una clinica gratuita, dove gli hanno misurato la pressione sanguigna (dichiarandola accettabile), ma non ha ricevuto nessun altro aiuto medico per la visibile spossatezza da calore o per le escoriazioni alle braccia, che ritiene siano state causate dall'esposizione al sole.

Quando cammina per la tendopoli è attento, consapevole del fatto che se cade, l'asfalto nero e bollente potrebbe bruciargli seriamente la pelle.

Le alte temperature possono essere letali per i senzatetto

I senzatetto sono tra le persone che hanno maggiori probabilità di morire a causa del caldo estremo nell'area metropolitana di Phoenix.

La città sta vivendo la più lunga serie di giorni consecutivi ad oltre 43 gradi Celsius mai registrata, anche se la prima tempesta monsonica della stagione ha portato un po' di sollievo.

"Quest'anno la situazione è stata spaventosa e lo è soprattutto per i senzatetto", ha dichiarato Geoff Comp, medico del Pronto Soccorso della Valleywise Health, nel centro di Phoenix.

Le persone che vivono all'aperto sono anche vulnerabili alle ustioni superficiali, dovute al contatto con metallo caldo, cemento o asfalto.

I chirurghi dell'Arizona Burn Center-Valleywise Health hanno recentemente messo in guardia dalle ustioni causate dal camminare, sedersi o cadere su superfici esterne che raggiungono elevatissime temperature.

L'anno scorso, il centro ustioni ha visto 85 persone ricoverate con ustioni superficiali legate al calore nei mesi da giugno ad agosto: sette di queste sono morte.

Le temperature notturne sono rimaste sopra i 32 gradi per 16 giorni di fila: se non si abbassano a sufficienza dopo il tramonto, è difficile per i corpi delle persone raffreddarsi, dicono i professionisti della salute, soprattutto per coloro che vivono in strutture precarie senza aria condizionata o ventilatori.

"Le persone hanno bisogno di molta acqua e di un sistema di raffreddamento per riprendersi durante la notte", ha detto Comp.

Com'è la vita dei senzatetto durante un'ondata di caldo?

Livengood, 38 anni, dorme in una struttura assemblata con un telaio di legno e metallo di recupero, coperta da un telo di vinile.

Lo spazio all'interno è abbastanza grande da potersi alzare e camminare e ospita una vecchia poltrona reclinabile e una bicicletta che usa meno, ora che passa più tempo all'interno con i lati dell'abitazione aperti.

Nella sua casa non ci sono condizionatori d'aria, ventilatori e nemmeno elettricità, solo un piccolo pezzo di plastica che usa come ventilatore a mano.

L'uomo vive tra circa 800 persone in tende e abitazioni di fortuna, fuori dal più grande rifugio temporaneo dell'Arizona. 

Le tende sono vicine tra loro su marciapiedi di cemento e sembrano aumentare il calore soffocante dell'accampamento, chiamato "The Zone".

Tuttavia, la posizione è comoda: le agenzie vicine forniscono servizi sociali, cibo e acqua, tra cui la Società di San Vincenzo de' Paoli, il Boys and Girls Club, la YMCA e la St. Mary's Food Bank.

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Livengood può fare colazione e pranzare con i gruppi religiosi della zona, prima di schiacciare un pisolino sulla sua poltrona reclinabile.

In alcune giornate calde, l'agenzia di trasporti locale Valley Metro manda un paio di autobus vuoti, in modo che la gente possa sedersi per ore all'aria condizionata.

In altri giorni, Livengood e alcuni amici si recano a piedi in un vicino parco cittadino e si siedono nell'erba ombreggiata sotto gli alberi all'esterno di una piscina pubblica.

Livengood racconta di un'infanzia di traumi e abbandono: nato a Phoenix, ha trascorso gran parte dei suoi primi anni di vita nelle case di un quartiere popolare, in gran parte abitato da afroamericani.

Entrambi i suoi genitori sono stati in prigione: sua madre ha lottato contro una dipendenza, dando alla luce una figlia dietro le sbarre, e in seguito è diventata una senzatetto.

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L'uomo fu adottato all'età di 12 anni da una donna di nome Denise: lui e il resto della sua famiglia adottiva si trasferirono in Alaska, dove la madre adottiva morì in un incidente stradale.

Livengood ha poi incontrato la madre di suo figlio: in seguito, ha lasciato la donna e il figlio per tornare a Phoenix, una decisione di cui si è pentito: dice di essere ben consapevole dei pericoli del caldo estremo grazie agli opuscoli che i volontari distribuiscono unitamente a bottiglie di acqua fresca.

Il 40% dei decessi dovuti al caldo è dato dai senzatetto

Le persone senza fissa dimora hanno rappresentato circa il 40% dei 425 decessi dovuti al caldo registrati l'anno scorso nella contea di Maricopa durante l'estate più calda mai registrata.

Più della metà dei decessi si è verificata a luglio e l'80% è avvenuto all'aperto.

La Contea di Maricopa ha reso noto che, al 22 luglio, sono stati confermati 25 decessi dovuti al caldo quest'anno, a partire dall'11 aprile scorso, mentre altri 249 decessi sono ancora oggetto di indagine.

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