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In Italia mancano archeologi: il boom edilizio post pandemia ha generato un'impennata della domanda

Resti archeologici in Italia
Resti archeologici in Italia Diritti d'autore Credit: AP Photo
Diritti d'autore Credit: AP Photo
Di Euronews
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Il Piano di ripresa dell'Ue dopo il Covid ha riversato miliardi nel settore edilizio, aumentando la necessità di un'archeologia preventiva per verificare la presenza di tesori storici da tutelare

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L'Italia, rinomata per il suo ricco patrimonio archeologico e per i numerosi siti dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'Unesco, sta attualmente vivendo una significativa crisi di archeologi.

L'aumento della domanda di queste figure professionali è stato determinato in gran parte dal boom edilizio finanziato dai fondi europei per il recupero post pandemia.

La richiesta di archeologi è diventata superiore all'offerta, crescendo così tanto che i clienti a volte si lamentano della difficoltà di trovare professionisti”, ha dichiarato a Reuters Marcella Giorgio, responsabile dell'Associazione nazionale archeologi (Ana).

I fondi arrivati dall'Ue dopo il Covid hanno avuto un risvolto inaspettato

“Credo che nessuno si aspettasse un boom del genere, anche perché 10 anni fa non era possibile prevedere l'arrivo dei fondi del piano per la ripresa dell'Europa dopo il Covid”, ha aggiunto Marcella Giorgio.

L'Italia, il maggior beneficiario del fondo post-pandemia da 800 miliardi di euro previsto dall'Ue, ha ricevuto quasi 200 miliardi di euro del totale.

Questi fondi hanno finora immesso miliardi nel settore delle costruzioni del Paese, con il 59 per cento dei 45,6 miliardi di euro spesi entro la fine del 2023 destinati al settore dell'edilizia, secondo il gruppo industriale Federcostruzioni.

Archeologi al lavoro nel sito di scavo del teatro dell'antico imperatore romano Nerone, I secolo d.C. a Roma
Archeologi al lavoro nel sito di scavo del teatro dell'antico imperatore romano Nerone, I secolo d.C. a RomaAndrew Medichini/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

Gli archeologi svolgono un ruolo fondamentale nei cantieri, dove lavorano per identificare e proteggere qualsiasi reperto storico.

Quanto durerà il boom della richiesta di archeologi?

Un esempio lampante di questa necessità è il progetto della metro C di Roma, a lungo rimandato, che mira a scavare un tunnel sotto alcuni dei luoghi più iconici della città, tra i quali il Colosseo, la colonna Traiana e la basilica di Massenzio.

Il progetto, del valore di quasi 3 miliardi di euro, è uno dei più complessi del suo genere a livello globale, in quanto prevede la costruzione di un profondo muro di contenimento e, soprattutto, una vasta esperienza e supervisione archeologica dati l'interesse e la rilevanza storica dell'area.

“Abbiamo 15-20 metri di patrimonio archeologico nascosto, conosciuto ma nascosto”, ha dichiarato l'ingegnere capo di Piazza Venezia Andrea Sciotti. “Questo ovviamente comporta dei problemi che devono essere risolti in fase di progettazione e realizzazione”.

Tuttavia, non tutti sono convinti che questa impennata della domanda archeologica durerà.

Valentina Colagrossi, attivista di Mi Riconosci?, un gruppo di difesa dei lavoratori del settore culturale, ha avvertito che il boom potrebbe essere di breve durata e che la professione avrebbe bisogno di una base più solida per prosperare in futuro.

“C'è ancora precarietà del lavoro e bassi salari, particolarmente diffusi per l'archeologia di cantiere, dove alcune aziende spesso pagano meno di 100 euro lordi al giorno”, ha detto Colagrossi.

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