Il Presidente Trump rimane convinto che la Cina debba fare un accordo commerciale con gli Stati Uniti e che sia un errore rispondere ai dazi introdotti dagli Usa con analoghe misure
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha confermato che gli Stati Uniti applicheranno da mercoledì dazi al 104 per cento contro la Cina dal momento che Pechino, contrariamente a quanto richiesto da Washington, non ha ritirato le sue contromisure.
A inizio mese Trump ha imposto dazi del 34 per cento contro Pechino, più il 20 per cento già in vigore, e lunedì aveva avvertito che dal 9 aprile, ne avrebbe imposti altri al 50 per cento se la Cina non avesse ritirato le sue misure ritorsive.
I nuovi 'dazi reciproci' sono personalizzati nei confronti di circa 60 Paesi e sostituiscono quelli di base entrati in vigore sabato. I nuovi livelli variano dall'11 al 50 per cento: è Pechino l'economia più colpita.
Casa Bianca: Cina deve fare accordo con Usa
Il Presidente Trump rimane convinto che la Cina debba fare un accordo commerciale con gli Stati Uniti e che sia un errore rispondere ai dazi introdotti dagli Usa con analoghe misure, ha spiegato Karoline Leavitt. Trump sarà incredibilmente gentile se la Cina sarà disponibile a negoziare, ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca.
Nuovi dazi Usa, in rosso le borse asiatiche
I mercati azionari asiatici hanno reagito in gran parte con forti cali all'entrata in vigore dei nuovi Dazi statunitensi che hanno alimentato i timori di una guerra commerciale imponendo un prelievo di oltre il 100 per cento sulle merci cinesi.
L'indice azionario giapponese Nikkei sceso del 4,87 per cento poco dopo l'entrata in vigore dei nuovi Dazi, mentre la sua valuta, lo yen, ha guadagnato l'1,1 per cento rispetto al dollaro Usa.
A Taiwan, l'indice Taiex ha perso il 5,8 per cento negli scambi pomeridiani e la borsa di Hong Kong ha ceduto l'1,6 per cento. La Borsa di Shanghai, invece, è salita dello 0,2 per cento.
Trump annuncia dazi al settore farmaceutico
Gli Usa "annunceranno presto dazi sul settore farmaceutico". Lo ha detto Donald Trump intervenendo alla cena di gala del National Republican Congressional Committee al National Building Museum
Trump si è lamentato del fatto che gli Stati Uniti non producono più i propri farmaci e ha parlato delle disparità nei prezzi che gli altri Paesi pagano per i farmaci. "Annunceremo a breve un'importante tariffa sui prodotti farmaceutici", ha detto, sostenendo che la mossa riporterà la produzione farmaceutica negli Stati Uniti.
Tali dazi avrebbero conseguenze anche per l'Italia, che ha un importante settore farmaceutico ed esporta molto in Usa.
Trump ai Repubblicani: so quello che sto facendo
"So quello che sto facendo", ha affermato Trump. "Non vogliamo necessariamente fare un accordo con loro. Siamo contenti di stare così, prendendo i nostri 2 miliardi di dollari al giorno, ma loro vogliono fare un accordo con noi".
Trump ha poi sostenuto che le aziende stanno tornando negli Usa e investendo migliaia di miliardi. "Stanno arrivando i produttori di chip, stanno arrivando tutti. Non abbiamo mai avuto niente del genere", ha detto.
Trump ha poi chiesto un atto di fede al partito sulla legge di bilancio. Il presidente statunitense ha sostenuto che questa legge è fondamentale per mantenere il sostegno al partito nel 2026, puntando il dito contro quei pochi repubblicani scettici sui dazi.
"Dovete solo arrivare al punto. Chiudete gli occhi e arrivateci. È un disegno di legge fenomenale. Basta fare i pavoni", ha ammonito. Nel partito c'è una fronda, preoccupata per il possibile effetto dazi sulle elezioni di Midterm del prossimo anno.