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La Cina manterrà l'aumento del bilancio della difesa al 7,2% nel 2025 e non arretra su Taiwan

ilitari marciano in formazione verso la Grande Sala del Popolo per partecipare alla sessione preparatoria del Congresso Nazionale del Popolo a Pechino, 4 marzo 2025
ilitari marciano in formazione verso la Grande Sala del Popolo per partecipare alla sessione preparatoria del Congresso Nazionale del Popolo a Pechino, 4 marzo 2025 Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
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Di Jeremiah Fisayo-Bambi & AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il premier cinese Li Qiang ha confermato che la Cina continuerà a opporsi con "risolutezza" all'indipendenza di Taiwan e al sostegno dei suoi alleati internazionali

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Il governo cinese ha dichiarato che quest'anno aumenterà il budget per la difesa del 7,2 per cento, nell'ambito del suo continuo sforzo per sviluppare un esercito più esteso e avanzato che, secondo gli osservatori, mira a sfidare la potenza militare degli Stati Uniti in Asia e a stabilire le proprie rivendicazioni territoriali.

Il piano di bilancio, che ammonta a circa 245 miliardi di dollari, è stato presentato mercoledì alla riunione annuale del Congresso nazionale del popolo.

L'aumento, uguale a quello dell'anno scorso e ben al di sotto delle percentuali a due cifre degli anni precedenti, riflette un rallentamento generale dell'economia, ma segue il trend degli aumenti programmati della spesa per la difesa in tutto il mondo.

Si ritiene che le tensioni con gli Stati Uniti, Taiwan, Giappone e altri vicini che rivendicano il controllo sul Mar Cinese Meridionale stiano contribuendo allo sviluppo da parte di Pechino di tecnologie militari avanzate, tra cui armi nucleari e portaerei.

Occhi puntati su Taiwan

Mentre l'Esercito Popolare di Liberazione, l'ala militare del Partito Comunista, ha stabilito basi su isole artificiali nel Mar Cinese Meridionale, gli analisti geopolitici affermano che l'obiettivo primario della Cina è quello di stabilire il dominio su Taiwan, un territorio democratico autogovernato che Pechino rivendica come proprio.

Il presidente cinese Xi Jinping passa in rassegna le truppe durante l'ispezione del presidio dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese
Il presidente cinese Xi Jinping passa in rassegna le truppe durante l'ispezione del presidio dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese Li Gang/Xinhua

Il premier Li Qiang ha detto ai quasi 3mila sostenitori del partito presenti al Congresso mercoledì che, pur essendo la Cina ancora favorevole a un esito pacifico del problema di Taiwan, si oppone "risolutamente" a coloro che sostengono l'indipendenza formale di Taiwan e ai loro sostenitori internazionali.

"Porteremo avanti con fermezza la causa della riunificazione della Cina e lavoreremo con i nostri concittadini cinesi a Taiwan per realizzare la gloriosa causa del ringiovanimento della nazione cinese", ha dichiarato Li.

La Cina ha la più grande marina militare del mondo e la sua spesa militare è seconda solo a quella degli Stati Uniti.

Nel frattempo, Taiwan, che ha forti legami con gli Stati Uniti, ha dichiarato di voler aumentare le spese militari di fronte alla "rapida evoluzione della situazione internazionale e all'intensificarsi delle minacce degli avversari".

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