Nel primo discorso sullo Stato dell'Unione dal suo ritorno alla Casa Bianca, Trump conferma le politiche aggressive portate avanti finora: dai dazi agli alleati alla pace filorussa per l'Ucraina allo smantellamento del governo federale
Il presidente Donald Trump ha tenuto il suo primo discorso congiunto al Congresso da quando è tornato al potere, battendo il record del discorso più lungo mai tenuto sullo Stato dell'Unione.
Trump non ha perso tempo nel delineare i risultati della sua amministrazione, sottolineando quello che ritiene essere un "successo senza precedenti" in un periodo straordinariamente breve.
"Lo slancio, lo spirito, l'orgoglio e la fiducia dell'America sono tornati", ha dichiarato Trump, "il sogno americano sta tornando più grande e migliore che mai. È inarrestabile e il nostro Paese è sull'orlo di una rimonta di cui il mondo non è mai stato testimone".
Nella sua ora e quaranta minuti di intervento, il presidente Usa ha riflettuto più volte sulla rapidità e sulla portata dei risultati dichiarati.
"Sei settimane fa in piedi sotto la cupola del Campidoglio, ho proclamato l’alba di una Età dell’Oro dell’America", ha ricordato affermando che la sua amministrazione ha ottenuto in soli 43 giorni più di quanto la maggior parte delle amministrazioni passate abbia fatto in quattro o addirittura otto anni.
"Non è stata altro che un'azione rapida e implacabile", ha detto Trump, sottolineando il suo impegno a ottenere risultati per il popolo americano.
Il discorso di Trump ha coperto un'ampia gamma di questioni, dalle relazioni internazionali alla politica interna. I suoi commenti hanno spaziato dalle discussioni sulla spinta dell'Ucraina per i colloqui di pace alle nuove proposte tariffarie e alla sua visione dell'economia statunitense.
Ecco alcuni dei punti chiave del discorso.
Riparte il dialogo con l'Ucraina?
Uno dei momenti più significativi del discorso di Trump è stato quello in cui ha citato una lettera ricevuta martedì Volodymyr Zelensky.
Il presidente ucraino vi ha espresso il desiderio di tornare a dialogare con gli Usa, dopo l'incontro nello Studio Ovale della scorsa settimana. Trump ha condiviso il contenuto della lettera, affermando che Zelensky sarebbe pronto a firmare l'accordo con gli Usa sui minerali strategici.
Al contempo per Trump in Russia "sono pronti per la pace" sottolineando di avere avuto "discussioni serie" con Mosca. "Non sarebbe bellissimo?", ha commentato il presidente americano, esprimendo ottimismo sulla possibilità di un accordo di pace e sottolineando che entrambe le parti potrebbero essere più vicine che mai alla risoluzione del conflitto.
Il presidenti degli Stati Uniti non ha risparmiato una critica all'Europa, rea di avere "tristemente speso più soldi comprando il petrolio e gas russo di quanti ne abbia spesi per difendere l’Ucraina".
Dazi, Trump critica le pratiche commerciali globali
Nel discorso il presidente degli Stati Uniti ha criticato aspramente diversi Paesi per quelle che ha definito pratiche commerciali "sleali" nei confronti del suo Paese.
Dito puntato in particolare verso l'Unione Europea, l'India, il Messico, Brasile e "molti altri" Paesi che hanno imposto politiche commerciali che svantaggiano gli interessi americani.
"Questo avviene sia da parte degli amici che dei nemici", ha accusato Trump annunciando che a partire dal 2 aprile gli Stati Uniti imporranno "dazi reciproci", per rispondere a quei Paesi che impongo prelievi doganali sui prodotti americani.
"Qualsiasi cosa ci tassino, noi la tasseremo", ha precisato il presidente secondo cui gli Usa hanno storicamente imposto dazi più bassi rispetto a molti dei loro partner commerciali e che ora è giunto il momento di invertire questa tendenza.
Questa settimana, l'amministrazione Trump ha imposto dazi significativi a Messico e Canada. In risposta, entrambi i vicini hanno annunciato contro-tariffe, sollevando il timore che ciò possa innescare una vera e propria guerra commerciale.
Gli economisti hanno avvertito che un tale conflitto potrebbe far salire i prezzi al consumo, ma Trump è rimasto fermo nella sua posizione secondo cui gli Stati Uniti sono stati trattati ingiustamente dai partner commerciali stranieri per anni.
"Accoglieremo trilioni e trilioni di dollari e creeremo posti di lavoro come non abbiamo mai visto prima", ha detto con sicurezza, segnalando che pur se crea qualche "disturbo" questa politica è intesa a dare impulso all'economia e al settore manifatturiero degli Stati Uniti.
In particolare, Trump ha indicato l'industria automobilistica statunitense, che ha affermato essere "assolutamente in crescita" grazie alle tariffe doganali.
Il presidente degli Stati Uniti si è rivolto anche direttamente al Messico lodandone i recenti sforzi di estradare negli Stati Uniti i leader dei cartelli della droga, ma ha chiesto ulteriori azioni in particolare per combattere il traffico di Fentanyl.
Inoltre, Trump ha ribadito la sua posizione sull'immigrazione, affermando che la sua amministrazione ha già presentato al Congresso una richiesta di finanziamento dettagliata per "realizzare la più grande operazione di deportazione nella storia degli Stati Uniti".
Cosa ha detto Trump sulla Groenlandia
Il presidente ha ribadito l'interesse di sicurezza nazionale degli Stati Uniti all'acquisizione della Groenlandia, territorio semiautonomo della Danimarca.
"Penso che la otterremo", ha detto, "in un modo o nell'altro". L'acquisizione dell'isola, che ospita una grande base militare statunitense, è da tempo un obiettivo di Trump che la considera un'opportunità data la posizione strategica e le potenziali risorse di cui dispone.
Stessa postura anche sul Canale di Panama, di cui Trump ha ribadito la necessità di prendere il controllo, un'osservazione che è sembrata una critica indiretta al segretario di Stato, Marco Rubio, e alla diplomazia intrattenuta finora.
Trump sull'economia Usa: dare sollievo a famiglie e lavoratori
Tra i temi affrontati, oltre alla politica e all'economia internazionale, anche la situazione interna del Paese. Trump ha inserito tra le priorità il "salvataggio" dell'economia statunitense e il "sollievo" delle famiglie, oberate a suo dire dalla "catastrofe economica" e dall'"incubo inflazione" ereditati dall'amministrazione Biden.
"Sto lottando ogni giorno per rendere l'America di nuovo accessibile", ha detto Trump, impegnandosi a invertire la crisi economica e a ridurre i costi per le famiglie della classe operaia.
Il presidente ha criticato il suo predecessore per il forte aumento dei prezzi di beni come le uova - uno degli alimenti base della dieta americana e il cui costo al dettaglio è cresciuto esponenzialmente - promettendo di mettere sotto controllo l'aumento del costo della vita.
Sicurezza, Trump chiede "legge e ordine"
Il discorso di Trump ha toccato anche questioni relative alle forze dell'ordine e alla sicurezza pubblica, proseguendo la retorica della campagna elettorale su "legge e ordine".
"Il nostro sistema giudiziario è stato messo sottosopra dai pazzi della sinistra radicale", ha detto invocando un rafforzamento delle forze dell'ordine nelle città statunitensi.
Trump ha dipinto un quadro delle città guidate dai Democratici come invase dal crimine, nonostante la realtà suggerisca un declino dei tassi di criminalità violenta dall'apice raggiunto durante la pandemia COVID-19.
Il presidente ha chiesto inoltre una maggiore protezione per gli agenti di polizia, compresa "l'immunità dai procedimenti giudiziari" per coloro che sono coinvolti in azioni di polizia.
Stato dell'Unione: interruzioni in aula e proteste in tutto il Paese
Al di là di applausi e ovazioni repubblicante, il discorso di Trump non è stato privo di polemiche. Durante l'intervento, il deputato democratico Al Green ha gridato ha contestato la legittimità di queste politiche.
Green è stato prontamente scortato fuori dall'aula, mentre altre proteste erano visibili tra il pubblico, dove sono stati innalzati cartelli con scritto "Proteggete i veterani", "Salvate Medicaid" e "Falso".
Durante il discorso di Trump si sono tenute proteste in tutti gli Stati Uniti: manifestanti a favore dell'Ucraina si sono riuniti davanti al Campidoglio e una grande folla si è radunata davanti alla sede di Fox News a New York contestando la nuova amministrazione Usa.