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Ungheria, al lago Balaton il campo estivo per ragazzi disabili

In Ungheria un campo estivo dedicato interamente a ragazzi disabili
In Ungheria un campo estivo dedicato interamente a ragazzi disabili Diritti d'autore  David Goldman/AP
Diritti d'autore David Goldman/AP
Di Euronews
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Un campo estivo di cinque giorni interamente dedicato a ragazzi disabili. Fatto di sport, musica, feste. Il tutto in totale sicurezza

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Una rampa mobile, una grande cintura per galleggiare e due mani che aiutano: è tutto ciò che è necessario per fari sì che anche chi è costretto a vivere su una sedia a rotelle possa godersi l'estate al lago Balaton, in Ungheria.

Feste, concerti, luna park, esibizioni sportive per cinque giorni

Dopo una pausa lunga quattro anni, il Maltese Charity Service ha organizzato di nuovo il proprio campo estivo di cinque giorni per disabili, questa volta nel villaggio di Balatonfenyves. Quest'anno sono 105 i giovani con disabilità fisiche che hanno potuto partecipare a un'ampia varietà di attività. A ciascuno di loro è stato assegnato un volontario, non solo per la loro sicurezza, ma anche perché passare il tempo in compagnia è più bello.

“Per noi il lago Balaton è la Riviera - spiega Alpár Lázár, uno degli organizzatori - e per questo veniamo sempre qui. Ci sono molti programmi e in questo periodo si va in barca a vela. Molte persone visitano il lago per la prima volta nella loro vita”. Ai campeggiatori è stata proposta un'esibizione sportiva animata da atleti disabili, ma anche un luna park con tori da cavalcare, giochi di strategia e, naturalmente, tiro al bersaglio. Inoltre, i giovani disabili hanno potuto giocare con palloni e simulare corse in auto.

"Qui persone sane e disabili possono fare esperienze diverse insieme"

Al campo estivo, poi, non mancano i momenti di festa, con canti su barche a vela e qualche birra la sera durante i concerti. Per Richárd Tóth, si tratta del sesto soggiorno. Per lui, la cosa più importante è l'assenza di barriere: chiunque può fare amicizia qui. “Persone sane e disabili possono fare esperienze diverse insieme”, sottolinea. Non mancano d'altra parte le occasioni: come nel caso di partitelle di calcio tra persone disabili e non, tutti seduti su sedie a rotelle: un modo per far comprendere anche quanto sia complicato vivere senza poter camminare.

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