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Gli Usa starebbero negoziando l'allontanamento di Nicolás Maduro dal Venezuela in cambio dell'amnistia

Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro
Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro Diritti d'autore Matias Delacroix/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Matias Delacroix/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Roberto Macedonio VegaEuronews en español
Pubblicato il
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in spagnolo

Secondo il Wall Street Journal, sarebbero in corso trattative tra i due Paesi per negoziare l'uscita di scena del presidente venezuelano e il riconoscimento della vittoria di Edmundo González in cambio di un'amnistia

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La fine del chavismo in Venezuela potrebbe essere vicina. È quanto iniziano a pensare molti venezuelani dopo che il Wall Street Journal ha pubblicato un'inchiesta sulle possibili trattative tra Washington e Caracas per negoziare l'uscita dal potere di Nicolás Maduro.

Secondo il quotidiano, il governo statunitense avrebbe offerto a Maduro un'uscita con benefici concordati se lascerà il Paese pacificamente e riconoscerà la vittoria di Edmundo González Urrutia alle urne.

Amnistia ed esilio per i membri del governo venezuelano

Secondo fonti vicine al Palacio de Miraflores, Washington avrebbe offerto l'amnistia e l'esilio fuori dal Paese agli alti funzionari del governo venezuelano. Tutto lascia pensare che Maduro abbia rifiutato l'offerta, anche se non è nota la posizione del suo Gabinetto.

"Non interferite con gli affari interni del Venezuela, è tutto ciò che vi chiedo", aveva detto Nicolás Maduro a Joe Bidensolo due giorni fa, prima che queste informazioni diventassero note.

Sempre secondo il Wall Street Journal, le conversazioni tra i due Paesi "si sono svolte virtualmente" e gli interlocutori sarebbero stati Jorge Rodríguez, presidente del Congresso venezuelano, e Daniel P. Erikson, membro del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.

Il presidente venezuelano Nicolás Maduro parla alla stampa presso la Corte Suprema, Caracas,  Venezuela,  9 agosto 2024
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro parla alla stampa presso la Corte Suprema, Caracas, Venezuela, 9 agosto 2024Matias Delacroix/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

Il mandato di Nicolás Maduro terminerebbe ufficialmente nel gennaio 2025 , ma secondo questa inchiesta Washington lo starebbe sollecitando a lasciare il potere prima delle elezioni statunitensi del 5 novembre.

Ciò avviene mentre sale lapressione internazionale sul Venezueladi fronte alle prove della falsità dei risultati elettorali pubblicati dal Consiglio nazionale elettorale.

L'opposizione ha pubblicato copie dei risultati che danno la vittoria netta a Edmundo González Urrutia, il candidato dell'opposizione, e non a Nicolás Maduro, come sostiene il partito al potere, senza fornire prove.

La Corte Suprema indaga sulle accuse di imparzialità

Nicolás Maduro ha chiesto una verifica alla Corte Suprema, che però è nelle mani di magistrati filo-governativi, alcuni dei quali hanno fatto parte dei precedenti governi venezuelani.

Data la non imparzialità dell'indagine condotta dalla magistratura, Edmundo González Urrutia non si è presentato alla convocazione per testimoniare e ah così evitato anche di essere arrestato.

Nicolás Maduro all'uscita dalla Corte Suprema
Nicolás Maduro all'uscita dalla Corte SupremaMatias Delacroix/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

La leader dell'opposizione María Corina Machado denuncia la persecuzione e la dura repressione del regime. Ora, Maduro ha vietato il social network X in Venezuelaper impedire la diffusione di immagini degli arresti arbitrari, delle torture e degli omicidi che, secondo Amnesty International, vengono commessi in Venezuela.**

Tra gli arrestati figurano anche diversi politici dell'opposizione. Le loro famiglie hanno denunciato le minacce di tortura con cui i membri del personale carcerario avrebbero estorto loro denaro.

I venezuelani in esilio, come il leader dell'opposizione ed ex deputato Leopoldo López Gil, hanno dichiarato a Euronews di temere l'arresto di González e Machado.

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