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Bangladesh: si dimette la premier Hasina, assalto dei manifestanti alla residenza ufficiale a Dacca

Militari davanti a un ritratto dell'ex Prima Ministra Sheikh Hasina nella giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime degli scontri nel Paese, Dacca, Bangladesh
Militari davanti a un ritratto dell'ex Prima Ministra Sheikh Hasina nella giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime degli scontri nel Paese, Dacca, Bangladesh Diritti d'autore Rajib Dhar/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Rajib Dhar/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Filippo Gozzo
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La prima ministra è stata costretta alla fuga in elicottero. Hasina lascia dopo gli scontri negli scorsi giorni durante le violente proteste antigovernative che hanno provocato quasi cento morti

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La prima ministra del Bangladesh, Sheikh Hasina, si è dimessa ed è fuggita dalla capitale Dacca a seguito delle violente proteste antigovernative iniziate domenica, che hanno causato la morte di quasi cento persone.

Migliaia di manifestanti infatti hanno preso d'assalto la residenza ufficiale della premier, che aveva intenzione di registrare un discorso ma non ne ha avuto il tempo. È scappata in elicottero militare alle 14.30 ora locale assieme alla sorella minore Sheik Rehana. "Hanno lasciato Gono Bhaban per un luogo più sicuro", hanno riferito le fonti. Secondo la stampa indiana, Hasina sarebbe fuggita dal Paese e sarebbe atterrata ad Agartala, nello stato nord-orientale del Tripura, in India.

Il canale bengalese Channel 24 ha trasmesso le immagini della folla che entrava di corsa nel palazzo, salutando la telecamera e festeggiando.

Il Capo di Stato maggiore dell'esercito annuncia un governo ad interim

A Dacca, è stato dato alle fiamme dai manifestanti l'ufficio di Hasina nel quartiere di Dhamondi. Era la sede della premier dimissionaria come leader del partito Lega popolare bengalese. Nella capitale, la folla ha attaccato e vandalizzato anche l'abitazione del ministro dell'Interno, Asaduzzaman Khan Kamal.

Il Capo di Stato maggiore dell'esercito Waker-uz-Zaman si è rivolto ai cittadini bengalesi con un messaggio trasmesso dalle televisioni del Paese. Ha annunciato che "è in corso una transizione politica" e che verrà formato un nuovo governo ad interim.

Il generale ha promesso anche l'amnistia per gli studenti e i manifestanti che erano stati arrestati durante gli scorsi giorni di proteste e che indagherà sulla brutale repressione a opera della polizia, che ha ucciso circa 300 persone in meno di un mese.

Waker-uz-Zaman ha chiesto di avere fiducia nell'esercito, che garantirà la pace e l'ordine in Bangladesh fino all'insediamento del nuovo governo. "Abbiate fiducia in me, lavoriamo assieme", ha detto l'ufficiale, che ha anche chiesto ai bengalesi di evitare le violenze.

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