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Bangladesh: studenti non fermano la protesta, il governo estende il coprifuoco

Proteste in Bangladesh
Proteste in Bangladesh Diritti d'autore Anik Rahman/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Anik Rahman/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Ancora braccio di ferro tra studenti e governo in Bangladesh dopo il ripristino della riforma per l'assegnazione dei posti di lavoro nella pubblica amministrazione. Nonostante l'apertura della Corte Suprema, le proteste continuano e il governo ha esteso il coprifuoco

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Resta alta la tensione in Bangladesh dopo che la Corte Suprema si è pronunciata sul controverso sistema che avrebbe riservato il 30 per cento dei posti di lavoro statali ai parenti dei veterani che hanno combattuto nella guerra di indipendenza del Paese nel 1971.

Il governo di Sheikh Hasina ha esteso il coprifuoco a livello nazionale e le università sono state chiuse, internet è stato interrotto ed è stato ordinato alla popolazione di rimanere a casa. Le persone potranno uscire solo tra le 15 e le 17, e solo per sbrigare le commissioni essenziali. Domenica e lunedì sono stati dichiarati come giorni festivi, e solo i servizi di emergenza potranno operare.

Perché gli studenti protestano in Bangladesh

Nel 2018, a seguito delle proteste di massa degli studenti, il governo aveva bloccato la riforma, ma a giugno l'Alta Corte del Bangladesh ha ripristinato le quote, scatenando una nuova serie di proteste.

In seguito a un ricorso, la Corte Suprema ha ordinato domenica di ridurre la quota dei veterani al 5 per centro, mentre il 93 per cento dei posti di lavoro sarà assegnato in base al merito. Il restante 2 per cento sarà riservato a membri di minoranze etniche, transgender e disabili. Si tratta di una parziale vittoria per gli studenti, dopo che giorni di scontri mortali con la polizia hanno causato la morte di almeno cento persone, secondo i media nazionali. Secondo l'agenzia Afp, gli studenti hanno fatto sapere che le proteste continueranno finché il governo non accetterà tutte le loro istanze.

Le proteste hanno rappresentato la più grave sfida al governo del Bangladesh da quando il primo ministro Sheikh Hasina ha vinto il quarto mandato consecutivo nelle elezioni di gennaio, boicottate dai principali gruppi di opposizione.

Le critiche al sistema delle quote in Bangladesh

I critici sostengono che il sistema delle quote sia discriminatorio e avvantaggi i sostenitori di Sheikh Hasina, il cui partito Awami League ha guidato il movimento per l'indipendenza, affermando che dovrebbe essere sostituito con un sistema basato sul merito. Hasina ha difeso il sistema delle quote, affermando che i veterani meritano il massimo rispetto per il loro contributo nella guerra contro il Pakistan, indipendentemente dalla loro affiliazione politica.

I rappresentanti di entrambe le parti si sono incontrati venerdì scorso nel tentativo di trovare una soluzione e il ministro della Legge Anisul Huq ha dichiarato che il governo è aperto a discutere le loro richieste.

Oltre alla riforma delle quote, le richieste includono la riapertura dei dormitori universitari e le dimissioni di alcuni funzionari universitari che non sono riusciti a proteggere i campus.

Il principale partito di opposizione, il Bangladesh Nationalist Party, ha appoggiato le proteste e ha promesso di organizzare proprie manifestazioni, dato che molti dei suoi sostenitori si sono uniti alle proteste degli studenti.

Tuttavia, il Bnp ha dichiarato in un comunicato che i suoi seguaci non sono responsabili delle violenze e ha negato le accuse del partito al governo di aver usato le proteste per ottenere vantaggi politici.

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