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Iran, Pezeshkian giura come presidente e promette più dialogo ma "non tollereremo pressioni"

Giuramento del nuovo presidente iraniano Pezeshkian
Giuramento del nuovo presidente iraniano Pezeshkian Diritti d'autore Vahid Salemi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Vahid Salemi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Ilaria Cicinelli
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il neo eletto presidente ha giurato davanti al parlamento a Teheran. Nel suo discorso alla cerimonia di insediamento, Pezeshkian ha espresso la volontà di seguire una politica di apertura nei confronti degli altri Stati e a rispettare l'accordo sul nucleare, ma senza tollerare pressioni esterne

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Dopo aver ricevuto domenica scorsa l'appoggio formale dell'ayatollah Ali Khamenei, Masoud Pezeshkian ha giurato martedì davanti al parlamento come presidente della Repubblica islamica dell'Iran.

Entro 15 giorni il nuovo presidente riformista dovrà presentare la sua squadra di ministri, un compito che non si preannuncia facile vista la maggioranza conservatrice al parlamento e viste le prime polemiche che si sono sollevate circa la scelta del suo vice, Mohammad Reza Aref. In molti si aspettavano infatti la nomina dell'economista Ali Tayebnia, viste le dichiarazioni di Pezeshkian sull'impegno nel risollevare la situazione economica del Paese.

Alla cerimonia erano presenti delegazioni di 88 Paesi ma anche il segretario generale della Jihad islamica palestinese, Ziad al Nakhalah, il vice segretario del partito sciita libanese Hezbollah, Naim Qassem, e il portavoce degli Houthi yemeniti, Mohammed Abdulsalam.

Tra i partecipanti c'era anche il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso proprio nella capitale iraniana Teheran qualche ora più tardi.

Pezeshkian promette rispetto degli impegni dell'accordo nucleare

Nel corso della cerimonia di insediamento Pezeshkian, vincitore del secondo turno alle elezioni presidenziali dello scorso 5 luglio, ha dichiarato che "cercheremo un impegno costruttivo ed efficace con il mondo basato sui principi di dignità, saggezza e convenienza".

Il nuovo presidente ha sottolineato come la sua amministrazione intenda impegnarsi per condurre negoziati allo scopo di rimuovere le sanzioni occidentali all'Iran, mantenendo allo stesso tempo un atteggiamento di apertura nei confronti degli altri Stati, inclusi gli Stati Uniti. "Il programma nucleare iraniano è pacifico, come è stato verificato dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea)", ha affermato Pezeshkian, e Teheran "rimane intenzionata a rispettare gli impegni assunti nell'ambito dell'accordo nucleare".

"La mia amministrazione vuole una regione forte", ha aggiunto il presidente. "Il mio governo stabilirà un equilibrio nella sua politica estera, in base ai nostri interessi nazionali e siamo pronti a dialogare con i Paesi che non hanno ancora compreso la posizione dell'Iran, tuttavia, non ci piegheremo mai alle pressioni straniere, ai doppi standard e alle prepotenze".

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