Durante una parata militare a San Pietroburgo, Putin ha avvertito gli Usa che la Russia cesserà di attuare la "moratoria unilaterale" sullo spiegamento di armi d'attacco a medio e corto raggio nel caso in cui compaiano missili statunitensi a lungo raggio in Germania
Nella sua città natale, San Pietroburgo, in onore del 328esimo anniversario della fondazione della Marina russa Vladimir Putin è tornato ad avvertire Washington nel suo discorso di domenica mattina.
"La dichiarazione dell'amministrazione americana e del governo tedesco in merito ai piani per il dispiegamento di sistemi americani di armi missilistiche ad alta precisione a lungo raggio nel territorio della Germania da 2026 è degna di nota", ha spiegato Putin durante la parata navale sul fiume Neva.
L'avvertimento di Putin agli Stati Uniti
I missili a cui fa riferimento Putin sono stati oggetto di un trattato sul controllo degli armamenti firmato dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica nel 1987. Trattato da cui però sia Washington che Mosca si sono ritirate nel 2019, accusandosi a vicenda di violazioni. Successivamente, la Russia ha affermato che non avrebbe ripreso la produzione di tali missili finché gli Stati Uniti non avessero schierato missili all'estero.
All'inizio di luglio, Usa e Germania hanno annunciato "schieramenti episodici" di missili statunitensi a lungo raggio, compresi i missili da crociera Tomahawk, dal 2026 nel Paese europeo.
In risposta Putin ha affermato che "importanti siti amministrativi e militari russi" sarebbero rientrati nel raggio di tali missili che "potrebbero in futuro essere equipaggiati con testate nucleari, in modo tale che i nostri territori si troverebbero a circa dieci minuti" dal lancio di un attacco. "Questa situazione ci ricorda gli eventi della Guerra Fredda legati allo spiegamento dei missili americani a medio raggio Pershing in Europa", ha detto Putin.