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Guerra a Gaza: l'Italia stanzia 5 milioni di euro per l'Unrwa

Mustafa e Meloni a Roma
Mustafa e Meloni a Roma Diritti d'autore Mauro Scrobogna/LaPresse
Diritti d'autore Mauro Scrobogna/LaPresse
Di Euronews
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Continuano i bombardamenti di Israele sulla Striscia nonostante la sentenza della Corte internazionale di Giustizia. Biden sente Al Sisi, si lavora per la riapertura dei valichi nel sud. Il ministro Tajani fa sapere che l'Italia ha riavviato i finanziamenti all'Unrwa

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Nonostante la sentenza della Corte internazionale di giustizia abbia stabilito che l'operazione militare a Rafah deve cessare, Israele ha continuato a bombardare Gaza. Attacchi sono stati registrati tra venerdì e sabato anche sulla città nel sud della Striscia e su Deir al-Balah.

Almeno quattro persone sono morte dopo un attacco contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Il raid aereo israeliano, secondo fonti locali, ha colpito un condominio. Molti i feriti riportati.

Tajani: "Riprendono i finanziamenti all'Unrwa"

Durante un incontro alla Farnesina a Roma il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha  informato il Primo Ministro e Ministro degli Esteri e degli Emigrati dell'Autorità Palestinese, Mohammed Mustafa che il governo italiano ha disposto nuovi finanziamenti a favore della popolazione palestinese, per un totale di 35 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quanto già fatto in risposta alla crisi. Di questi, cinque milioni saranno destinati all'Unrwa. I fondi erano stati sospesi lo scorso anno dopo le accuse da parte di Israele del coinvolgimento di alcuni operatori dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi nell'attacco di Hamas del 7 ottobre.

"A seguito del lavoro svolto dalla commissione indipendente presieduta dall'ex ministra francese Colonna e delle misure a tutela del principio di neutralità, l'Italia ha deciso di riprendere a finanziare specifici progetti destinati all'assistenza ai rifugiati palestinesi, ma solo dopo controlli rigorosi che garantiscano che neanche un centesimo possa rischiare di finire al sostegno al terrorismo", ha spiegato il ministro che ha inoltre detto che 30 milioni di euro saranno dedicati all'iniziativa "Food for Gaza"

Il vice presidente del Consiglio aveva presentato al ministro degli Esteri israeliano Katz durante la sua visita a Roma dello scorso 7 aprile, l'iniziativa in coordinamento con Fao, Pam e Ficross per portare un aiuto  in termini di sicurezza alimentare, alla popolazione palestinese. 

"Noi crediamo che sia necessario lavorare alla soluzione due popoli, due Stati nella cornice di un più ampio processo politico che porti alla pace, frutto di un'azione regionale coordinata, con un forte appoggio della comunità internazionale", ha detto Tajani e ha poi ha ribadito che è essenziale affrontare sia l'emergenza umanitaria del popolo palestinese e le sue legittime aspirazioni ad avere un proprio Stato, sia le altrettanto legittime esigenze di sicurezza di Israele.

Nessun ospedale accessibile nel nord di Gaza

La sentenza della Cig, che non richiede esplicitamente un cessate il fuoco completo a Gaza, stabilisce non solo la fine dei combattimenti a Rafah ma anche l'apertura del valico al confine con l'Egitto per l'accesso degli aiuti umanitari. La situazione si è aggravata ancor di più da quando Israele ha dato il via all'operazione nella zona meridionale della Striscia. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) sono in aumento le malattie trasmissibili e gli sfollati sono disperatamente a corto di acqua. Mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto sapere che nessun ospedale è accessibile nel nord di Gaza.

Il Consiglio di sicurezza Onu approva la risoluzione per il rispetto del personale umanitario

Oltre alla sentenza della Cig, venerdì il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato una risoluzione che invita tutti gli Stati a "rispettare e proteggere" il personale umanitario nel mondo, compreso quello locale, mentre cerca di aiutare i civili coinvolti nei conflitti. La risoluzione, che nello specifico non cita nessuna delle guerre in corso, è stata adottata con 14 voti a favore e un'astensione da parte Russia. Dall'inizio del conflitto, a Gaza sono morti 193 membri del personale Onu, quasi tutti palestinesi, la cifra più alta nella storia delle Nazioni Unite.

Blinken a Gantz: "Ridurre tensioni in Cisgiordania e riaprire Rafah"

Secondo una nota diffusa dal Dipartimento di Stato americano, il Segretario di Stato Antony J. Blinken ha parlato con il ministro israeliano Benny Gantz. Nel colloquio hanno discusso gli ultimi sforzi per raggiungere un cessate il fuoco come parte di un accordo per il rilascio degli ostaggi e per evitare che il conflitto si espanda nella regione. Blinken ha ribadito la posizione del presidente Biden su una grande operazione a Rafah e ha sottolineato l'importanza di aumentare i livelli di assistenza umanitaria in tutta Gaza.

Il Segretario di Stato ha sottolineato l'urgente necessità di proteggere i civili e gli operatori umanitari a Gaza e di ridurre le tensioni in Cisgiordania e ha anche discusso dell'importanza che Israele ed Egitto concludano i colloqui per riaprire il valico di Rafah il prima possibile. Contestualmente, il presidente Biden ha parlato con il presidente egiziano Al Sisi, facendo sapere che l'Egitto è pronto a dare supporto per il passaggio di aiuti umanitari Onu attraverso il valico di Kerem Shaolom.

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