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Politica UE. Elezioni Europee 2024, dibattito candidati leader su bilancio, difesa comune e commercio con la Cina

Ursula von der Leyen e Nicolas Schmit a confronto in vista delle elezioni europee
Ursula von der Leyen e Nicolas Schmit a confronto in vista delle elezioni europee Diritti d'autore AP Photo
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Di Jack SchicklerGabriele Barbati
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

A due settimane dalle elezioni europee, i candidati divergono sull'entità e le priorità di spesa del budget dell'Ue. Quali priorità? Per von der Leyen la difesa comune europea. Critiche da Schmidt, Gozi e Vistisen

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Quattro candidati alla guida della Commissione europea si sono confrontati martedì sulle dimensioni e le priorità di spesa del bilancio dell'Ue, in un dibattito organizzato a Bruxelles dall'istituto Bruegel e dal Financial Times. 

Con la campagna elettorale per il rinnovo dei 720 deputati del Parlamento Europeo alle ultime battute, in vista del voto nei 27 Paesi membri tra il 6 e il 9 giugno, l'attuale presidente della Commissione, Ursula von der Leyen ha puntato sulla difesa aerea europea che i suoi rivali ritengono un investimento eccessivo per l'attuale budget.

"Dobbiamo preparare le nostre difese aree e di terra. A questo punto dobbiamo chiederci cosa vogliamo fare a livello comune. Io per esempio proporrei di costruire un scudo di difesa", ha detto von der Leyen che è la spitzenkandidat, la candidata principale, del Partito Popolare Europeo.

Di altra opinione il candidato del partito liberale Renew, l'italiano Sandro Gozi, e del leader dei Socialisti e Democratici Europei, Nicholas Schmidt.

"Non si taglia il bilancio, lo si aumenta", ha detto Gozi affermando che nuove fonti di ricavo dell'Ue (come una tassa sui rifiuti alimentari) potrebbero aiutare a finanziare soluzioni per il cambiamento climatico e la sicurezza. 

La costruzione di difese europee sulla scia dell'aggressione russa "non sarà possibile senza un certo indebitamento europeo" ha rimarcato il lussemburghese Schmidt.

 "Dobbiamo investire in buona salute, investire in buone abitazioni. Essere competitivi significa investire nell'istruzione e in buone infrastrutture" ha aggiunto l'attuale commissario al Lavoro e agli Affari sociali.

Il danese Anders Vistisen, rappresentante della destra sovranista, ne ha fatto sì una questione di competitività ma criticando l'attuale sistema agricolo europeo.

"Se fosse vero che spendere insieme è meglio che spendere in ogni singolo Paese, allora dovremmo avere l'agricoltura più competitiva del mondo" ha detto il candidato del gruppo Identità e Democrazia.

Come spendere il prossimo budget dell'Ue: le priorità deglispitzenkandidat?

Nel 2022 la spesa di Bruxelles ammontava a quasi 250 miliardi di euro. Ma con i membri che spingono per le proprie priorità nazionali e con i debiti accumulati negli anni della pandemia ancora da ripagare, la "finanziaria" dei prossimi anni per la Ue sarà uno dei compiti politicamente più impegnativi per la nuova Commissione.

Su questo punto la presidente von der Leyen ha suggerito di ridurre i costosi sussidi all'agricoltura e gli aiuti alle regioni più povere, per dare priorità alle nuove aree di spesa.

"L'agricoltura e la coesione svolgeranno un ruolo senza dubbio, ma dobbiamo concentrarci su ciò che è più importante al momento", ossia la messa in comune degli investimenti militari, un punto da cui il blocco si è sempre tenuto alla larga, ha sottolineato l'ex ministra della Difesa tedesca.

Vistisen ha proposto invece di ridurre il personale delle istituzioni comunitarie di almeno seimila unità e di abolire la metà delle agenzie dell'Ue, sebbene non abbia quantificato il risparmio che ne deriverebbe. 

Guerra commerciale futura tra Unione Europea e Cina?

I candidati si sono divisi anche sulla risposta alle pratiche commerciali aggressive di Pechino.

Ursula von der Leyen ha preso le distanze dalle decisione degli Stati Uniti la scorsa settimana di imporre o aumentare dazi su prodotti Made in China tra cui chip, pannelli solari e veicoli elettrici.

"Condividiamo alcune delle preoccupazioni delle nostre controparti, ma abbiamo un approccio diverso", ha dichiarato von der Leyen ricordando l'indagine aperta mesi fa sulla conformità dei sussidi statali cinesi alle norme del commercio internazionale.

"Se dovesse essere confermato ciò che sospetto, ovvero l'esistenza di tali sovvenzioni, posso garantire che il livello dei dazi che imporremmo corrisponderà all'entità del danno", ha concluso la presidente.

Tutti i partecipanti al dibattito tranne il candidato di Id hanno sottolineato la necessità di non procedere in modo avventato con le tariffe contro la Cina. Vistisen ha insistito anche sull'imporre alla società cinese ByteDance di vendere la app Tik Tok o, in caso di rifiuto, di bandirla come fatto negli Stati Uniti.

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Il prossimo dibattito tra i candidati il 23 maggio in Eurovisione

Nel complesso, il dibattito è stato meno acceso del precedente del 29 aprile a Maastricht, nei Paesi Bassi, in cui il confronto si è consumato per lo più sulle guerre in Ucraina e a Gaza. In quel dibattito per Renew era presente Marie-Agnes Strack-Zimmerman e non Gozi.

Secondo i sondaggi, il Partito Popolare Europeo è in vantaggio mettendo von der Leyen in pole position per rimanere alla guida della Commissione. Il gruppo dovrà però negoziare una maggioranza, con l'attuale ampia coalizione con i socialisti insediata da un esecutivo più di destra con l'apporto dei Conservatori e Riformisti, dati in grande crescita sotto la guida della premier italia Meloni.

I candidati, a cui si aggiungerano quelli dell'estrema sinistra (Walter Baier) e dei Verdi (Terry Reintke), si confronteranno giovedì in un dibattito che verrà trasmesso in Eurovisione.

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