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Gaza, spari contro veicolo dell'Onu a Rafah: un operatore ucciso e uno ferito

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Image Diritti d'autore Mahmoud Illean/Copyright 2018 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Mahmoud Illean/Copyright 2018 The AP. All rights reserved
Di Michela Morsa
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È il primo operatore Onu internazionale ucciso nella guerra nella Striscia. L'Idf ha affermato che il veicolo transitava in una zona di "combattimento attivo". I tank israeliani continuano a penetrare nelle aree residenziali di Rafah e di Jabalia. I coloni israeliani assaltano i convogli umanitari

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Le Forze di difesa israeliane, con tank e truppe, stanno penetrando ulteriormente nelle zone abitate della parte orientale della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani. Già nei giorni scorsi l'esercito era entrato nel quartiere di Jneina e ora è avanzato raggiungendo il quartiere di Brzail e la parte occidentale della Salah a-Din, una delle maggiori arterie cittadine. Alcuni testimoni riferiscono di attacchi aerei e battaglie in strada

Non è chiaro cosa intenda fare Tel Aviv. Due alti dirigenti statunitensi hanno riferito alla Cnn che l'amministrazione Biden ritiene che Israele abbia ammassato abbastanza truppe per procedere con un'incursione su vasta scala nei prossimi giorni, ma una mossa del genere sarebbe un'aperta sfida al presidente Usa. 

La fonte ha aggiunto che Israele non si è avvicinato nemmeno lontanamente alle misure umanitarie richieste da Washington per procedere con le operazioni militari nella città, dove trovano rifugio più di un milione di sfollati. Lunedì i residenti di Rafah hanno ricevuto altri ordini di evacuazione e sempre più persone, disperate, stanno lasciando freneticamente la città. Negli ultimi giorni sarebbero fuggiti fino a 500mila palestinesi, che non sanno dove andare. 

Intanto l'esercito israeliano è tornato a fare incursioni a Jabalia, nel nord della Striscia, dove sostiene alcune unità di Hamas si stiano riorganizzando. I residenti hanno parlato di carri armati all'interno del campo profughi della città, di spari e attacchi aerei che hanno distrutto diverse case. Lunedì i funzionari sanitari di Gaza hanno dichiarato di aver recuperato almeno venti corpi, mentre i feriti sarebbe decine. Secondo Al Jazeera Arabic le forze israeliane hanno sparato sulle ambulanze che cercavano di raggiungere le vittime dei bombrdamenti. 

Colpito un veicolo dell'Onu a Rafah: un operatore ucciso e un altro ferito

Il ministero della Sanità di Gaza ha aggiornato il bilancio delle vittime: nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 82 palestinesi e 234 sono stati feriti, portando il totale dei morti a 35.173 e dei feriti a oltre 79mila. L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 14 persone, tra cui diversi bambini, sono morte e decine sono rimaste ferite in un bombardamento aereo israeliano che lunedì sera ha colpito un edificio residenziale del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. 

Lunedì è stato ucciso anche un membro del personale di sicurezza straniero delle Nazioni Unite mentre si recava in un ospedale di Rafah su un veicolo contrassegnato. Un altro dipendente è rimasto ferito. Come sottolineato da un portavoce delle Nazioni Unite, è il primo operatore internazionaledell'Onu a essere ucciso nella guerra a Gaza, ma il bilancio totale delle vittime è di 190

Hamas ha incolpato Israele ma anche gli Stati Uniti, che hanno la "responsabilità di mettere in pericolo i team stranieri a Gaza e per i crimini di guerra e i danni intenzionali a loro". L'Idf ha dichiarato di aver avviato un'indagine sull'incidente, affermando che secondo un primo esame il mezzo dell'Onu è stato colpito "nel mezzo dei combattimenti in un'area definita come zona di combattimento attivo". L'esercito non ha confermato che siano stati i suoi soldati a sparare contro il veicolo, di cui sostiene non conoscesse il percorso.  

Human rights watch ha calcolato che dal 7 ottobre le forze israeliane hanno effettuato almeno otto attacchi contro convogli e strutture umanitarie a Gaza, anche dopo che le organizzazioni umanitarie avevano fornito le loro coordinate alle autorità israeliane. Hrw ha affermato che l'Idf non ha emesso avvertimenti prima degli attacchi, che hanno ucciso o ferito almeno 31 persone.

I coloni israeliani assaltano i convogli umanitari e la sede dell'Unrwa a Gerusalemme

Lunedì decine di coloni israeliani hanno assaltato un convoglio umanitario diretto a Gaza al posto di blocco di Tarqumiya, a ovest di Hebron, nella Cisgiordania occupata. Diversi video pubblicati sui social mostrano i coloni bloccare i camion, gettare a terra i pacchi di cibo e altri generi di prima necessità e dare fuoco ai veicoli. La Casa Bianca ha condannato l'accaduto. 

Sempre lunedì, per la terza volta in meno di una settimana, gruppi di coloni israeliani hanno attaccato la sede dell'Unrwa a Gerusalemme. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese "Wafa", precisando che i coloni hanno lanciato pietre e appiccato il fuoco ai locali esterni dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. La sede è stata chiusa il 9 maggio in seguito a un altro attacco

Il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini ha sottolineato che da due mesi "estremisti israeliani" inscenano frequenti proteste di fronte alla sede dell'Unrwa a Gerusalemme, e che il personale dell'agenzia è stato molestato, intimidito e minacciato con armi da fuoco

Lazzarini ha anche criticato le autorità israeliane: "Il personale, le sedi e le operazioni delle Nazioni Unite dovrebbero essere costantemente protetti in linea con il diritto internazionale", ha dichiarato il funzionario Onu.

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