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Usa, l'ex vicepresidente Pence: "Io contro l'isolazionismo, dobbiamo sostenere gli alleati"

Usa, l'ex vicepresidente Pence: "Io contro l'isolazionismo, dobbiamo sostenere gli alleati"
Diritti d'autore euronews
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Di Stefan Grobe
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L'ex vice di Donald Trump è stato ospite di The Global Conversation: abbiamo parlato con lui della guerra in Ucraina, delle relazioni transatlantiche e delle nuove sfide che Usa ed Europa dovranno affrontare

Di recente Mike Pence, ex vicepresidente degli Stati Uniti, è Bruxelles per una conferenza internazionale. The Global Conversation ne ha approfittato per parlare con lui della guerra in Ucraina, delle relazioni transatlantiche, delle sfide da affrontare e di ciò che Pence ha in programma per il futuro. Quella che segue è l'intervista completa con il giornalista di Euronews Stefan Grobe.

Signor vicepresidente, questa non è la sua prima visita a Bruxelles. Spero che abbia ricevuto un'accoglienza più calorosa della prima.

Sì, la prima è stata un po' fredda. Era subito dopo la nostra elezione. Capisco che in Europa ci fosse molta preoccupazione per il fatto che avremmo abbracciato una nuova forma di isolazionismo, soprattutto economico. Alla prima conferenza a Monaco, nel 2017, ho chiarito che America First non significa America da sola. E sono orgoglioso del modo in cui, tra alti e bassi, abbiamo rafforzato la nostra alleanza nella Nato. Abbiamo rafforzato le relazioni con i nostri alleati europei. Abbiamo apparecchiato la tavola per permettere a Stati Uniti, Europa e Regno Unito di fornire il tipo di supporto che stiamo vedendo ai combattenti in Ucraina.

Mi permetta di iniziare con l'argomento al centro delle discussioni a Bruxelles: le minacce globali che riguardano la sicurezza dell'Unione europea e degli Stati Uniti. I pacchetti di sostegno del Congresso per Ucraina, Israele e Taiwan sono in bilico da tempo. Cosa significa per gli alleati dell'America? (L'intervista è stata realizzata prima che la Camera dei Rappresentanti approvasse il pacchetto di aiuti all'Ucraina, ndr).

Credo che il messaggio sia che la maggioranza dei Repubblicani e dei Democratici e la maggioranza del popolo americano, abbracciano il nostro ruolo di leader del mondo libero. Penso che il Congresso farà arrivare sulla scrivania del presidente Biden un pacchetto storico di sostegno all'Ucraina, a Israele, a Taiwan, e che prenderà misure forti per opporsi alla Cina, imponendo la vendita di TikTok negli Stati Uniti. Ci sono maggioranze molto strette al Congresso. Ho lavorato lì per 12 anni. Capisco la difficoltà nel far approvare le leggi.

A questo proposito: crede che gli Stati Uniti sosterranno l'Ucraina a lungo termine?

Prima di tutto va detto che siamo nell'anno delle elezioni presidenziali, ma il pacchetto fornirà al presidente Zelensky e ai suoi soldati il supporto di cui hanno bisogno per continuare a combattere i russi. Ho grande fiducia nel popolo americano. Ovunque sia andato come vicepresidente e poi, nell'ultimo anno, come candidato alla presidenza, tante persone mi hanno ringraziato per la forte presa di posizione che abbiamo assunto nei confronti dei nostri militari, dei nostri alleati e contro le aggressioni autoritarie, sia che si tratti dell'Ucraina o dell'attacco terroristico di Hamas contro Israele o ancora delle provocazioni della Cina nell'Asia Pacifica. Io e la maggioranza del popolo americano conosciamo e comprendiamo il nostro ruolo unico nella storia del mondo libero. Sono sicuro che il popolo americano chiederà, a chiunque occupi lo studio ovale nella prossima amministrazione, di portare avanti questo ideale americano.

Credo che la gente abbia notato un piccolo cambiamento. La resistenza alla Russia era un tempo un pilastro del Partito Repubblicano, il partito di Ronald Reagan, George Bush, John McCain e altri. Cosa è successo? Perché non è più così?

Stefan, credo che nel mio partito ci sia una marea crescente di isolazionismo repubblicano. Mi sono espresso con coraggio contro di esso e continuerò a farlo. Abbiamo imparato una dura lezione negli anni '30. Voi in Europa avete pagato un prezzo molto caro. Ma vorrei sottolineare che coloro che credono che dobbiamo scegliere tra risolvere i nostri problemi interni, la crisi al confine meridionale, l'inflazione, la criminalità nelle nostre città, ed essere leader del mondo libero, hanno una visione piuttosto limitata della più grande nazione del mondo. Ma credo che la maggioranza del popolo americano, in entrambi i partiti politici, sostenga i nostri alleati e la leadership americana in Europa orientale, in Medio Oriente e nell'Asia Pacifica.

Guardando al futuro delle relazioni transatlantiche, qual è la sfida più grande che Stati Uniti e Europa devono affrontare?

Penso che nel breve termine l'aggressione russa rappresenti una minaccia molto seria alla pace e alla stabilità dell'Europa. Non ho dubbi: se l'Occidente dovesse vacillare e Vladimir Putin dilagare in Ucraina, sarebbe solo questione di tempo prima che superi un confine che, in base all'articolo 5, imporrebbe a noi alleati della Nato di combattere. Questo è uno degli argomenti di cui ho parlato nel mio paese. Credo sia importante sostenere i coraggiosi soldati ucraini che combattono per la loro libertà, in modo che i nostri soldati non debbano combattere. Quindi, a breve termine, credo che l'aggressione russa rappresenti una minaccia molto concreta. A lungo termine non c'è dubbio, la Cina rappresenta la più grande minaccia strategica ed economica, non solo per gli Stati Uniti, ma anche per l'Occidente. Credo che solo unendo le nazioni libere di tutto il mondo potremo affrontare questa sfida.

Donald Trump ha detto più volte che avrebbe posto fine alla guerra in Ucraina in 24 ore. Condivide questa valutazione?

Penso che l'unico modo per porre fine alla guerra in 24 ore sia dare a Vladimir Putin ciò che vuole. Ho lavorato con il presidente per quattro anni, e so che ha un modo di rilasciare dichiarazioni che esprimono un'aspirazione. Ma resto fiducioso che il popolo americano, a prescindere dall'esito delle elezioni, continuerà a chiedere che la nostra leadership alla Casa Bianca e la nostra leadership al Congresso si oppongano all'aggressione di Vladimir Putin.

Lei è stato membro della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. È stato governatore dell'Indiana. È stato vicepresidente degli Stati Uniti. Ha scritto le sue memorie. In futuro cosa può aspettarsi il mondo da Mike Pence?

Ci piace dire che non sappiamo cosa ci riservi il futuro, ma sappiamo chi lo custodisce. Quello che la gente può aspettarsi è che continuerò a difendere i valori e gli ideali che hanno caratterizzato la mia vita pubblica per più di 40 anni. Mi sono unito al Partito Repubblicano durante gli anni di Reagan. Credo in una forte difesa nazionale. Che l'America sia il leader del mondo libero. Credo nel pareggio di bilancio e in un governo federale limitato. Credo nei valori tradizionali, nel diritto alla vita. Quindi, il lavoro che mi impegno a svolgere per il resto della mia vita è quello di sostenere questi ideali e valori. E se si presenterà l'opportunità di rendere un servizio ancora più grande all'America, prometto di tenervi aggiornati.

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