Gaza: nessuna tregua dopo l'approvazione della risoluzione Onu, Austin vede Gallant, Haniyeh in Iran

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza Diritti d'autore Craig Ruttle/Copyright The AP 2024
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Di Maria Michela Dalessandro
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Cosa prevede l'approvazione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite della risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza. Oggi incontro tra Gallant e Austin, Haniyeh in Iran. Nelle ultime 24 ore colpiti oltre 60 obiettivi nella Striscia di Gaza

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Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato lunedì 25 marzo la risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza. I voti a favore sono stati 14, tra cui quelli dei governi di Cina e Russia. Per la prima volta si sono astenuti gli Stati Uniti

Cosa prevede la risoluzione delle Nazioni Unite

Il documento prevede il cessate il fuoco per le settimane rimanenti del mese sacro del Ramadan, iniziato domenica 10 marzo. Nella risoluzione si parla anche della liberazione immediata di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza e l'invito a Israele a mobilitarsi per facilitare l’ingresso di aiuti umanitari nell'enclave. 

Nonostante la risoluzione siavincolante secondo l'articolo 25 della Carta delle Nazioni Unite - e almeno sulla carta Israele sarebbe obbligato a rispettarla - è difficile che il governo di Benjamin Netanyahu possa effettivamente rispettarla. Da Gerusalemme il premier israeliano ha detto che il "mancato veto americano è una chiara retromarcia" rispetto alle posizioni precedenti di Washington

Gallant: senza la liberazione degli ostaggi Israele non ha il diritto morale di fermare i combattimenti

Dagli Stati Uniti il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato che Israele non ha il diritto morale di fermare i combattimenti mentre degli ostaggi sono ancora in mano ad Hamas. Opereremo contro i terroristi ovunque, inclusi i luoghi dove non siamo ancora stati", ha detto Gallant, che oggi incontrerà il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. Il bilaterale è ancora in programma nonostante Israele abbia annullato la visita di una delegazione a Washington dopo il voto della risoluzione all'Onu. 

"Ci sono modi per affrontare la minaccia di Hamas, tenendo conto anche della sicurezza dei civili. Molte di queste sono lezioni, le nostre, sulla conduzione di operazioni in ambienti urbani - ha detto il Maggiore Gen. Pat Ryder, addetto stampa del Pentagono -,mi aspetto che le conversazioni riguardino questo tipo di cose".

Hamas: disponibile a uno scambio di ostaggi con il cessate il fuoco

Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice Usa all’Onu, ha spiegato che l’astensione non è un cambio di rotta: il veto invece del voto favorevole nasce da dissensi su certe espressioni, ma il cessate il fuoco può comunque cominciare immediatamente dopo la liberazione degli ostaggi. 

Mentre non si fermano gli attacchi israeliani sulla Striscia, il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sarà oggi a Teheran per parlare della guerra in corso con il ministro degli Esteri della Repubblica islamica dell'Iran Hossein Amirabdollahian.

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