Il 24 febbraio saranno due anni dall'inizio della guerra e gli ucraini tirano le somme di una situazione in stallo. Le vittime civili sono almeno trentamila, mentre rimane sconosciuto il numero di caduti al fronte: si stima siano tra i 25mila e i settantamila
Si avvicina il secondo anniversariodell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, iniziata il 24 febbraio del 2022. I cittadini ucraini tirano le somme di due anni di conflitto.
Secondo le fonti delle Nazioni Unite le vittime civili sono circa trentamila, anche se probabilmente i numeri reali sono maggiori. L'entità dei decessi nell'esercito rimane un segreto strettamente custodito, ma le stime si aggirano tra i 25 e i 70mila. Per ogni morte c'è una storia umana, che lascia familiari e amici nel vuoto.
A quasi due anni dall'inizio dell'invasione e dopo il fallimento della tanto attesa controffensiva ucraina, la guerra è in una situazione di stallo. In un momento cruciale, con il sostegno finanziario e militare degli Stati Uniti in discussione e le gravi carenze di munizioni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha licenziato il capo delle forze armate Valery Zaluzhny, scatenando le polemiche.
Mentre il leader di Kiev continua a spronare gli alleati occidentali a tenere alto il sostegno economico e politico, esortando a non perdere la fiducia in una vittoria ucraina, nel Paese già si parla di ricostruzione, sostenuta dall'Unione europea.
Nel video in testa all'articolo la giornalista di Euronews Shona Murray il racconto di chi continua ad andare avanti nonostante le enormi perdite.