I pazienti francesi che si recano in Belgio per ottenere l'eutanasia

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Di Greta RuffinoDimitri Korczak
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Il Belgio è l'unico Paese a permettere anche agli stranieri di scegliere di morire per una malattia incurabile e per le loro sofferenze

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Sabine soffre di artrite cronica dall'età di cinque anni. Dopo due arresti cardiaci, e diverse crisi respiratorie, dolori continui e dosi di morfina, ha deciso di morire all'età di 56 anni. Vivendo alla periferia di Lille, ha approfittato della normativa favorevole in Belgio per ottenere l'eutanasia e mettere fine ai suoi dolori nella data da lei scelta.

"Ho ripreso il controllo della mia vita, ho scelto io come finirla. Preferisco andarmene con dignità, in pace e tranquillità, circondata dai miei cari, piuttosto che in ospedale, punta dappertutto", ci spiega.

Come lei, 71 francesi si sono recati in Belgio nel 2023 per ottenere la morte medicalmente assistita.

Sabine, 56 anni, soffre di artrite cronica. Si recherà in Belgio per ottenere l'eutanasia
Sabine, 56 anni, soffre di artrite cronica. Si recherà in Belgio per ottenere l'eutanasiaDimitri Korczak

Le richieste dei pazienti che chiedono l'eutanasia sono in aumento, ma restano una minoranza e non sovraccaricano i reparti sanitari. Alcune tra queste sono inaccettabili secondo la legge, tanto da costringere medici e ospedali a scartarle. Un "no" in questo caso può creare un trauma irrimediabile.

Jacqueline Herremans, presidente dell'"Associazione per il Diritto a morire con dignità", critica chi dice il falso sull'eccessiva permissività della legge belga.

"A causa della disinformazione che ne viene fatta in Francia, alcuni francesi pensano che sia sufficiente venire in Belgio, chiedere l'eutanasia e ottenerla: la nostra legge è flessibile, ma dobbiamo ricordare che ci sono delle condizioni".

Jacqueline Herremans, presidente dell'"Associazione per il Diritto alla morte con dignità"
Jacqueline Herremans, presidente dell'"Associazione per il Diritto alla morte con dignità"Dimitri Korczak

Per ottenere l'eutanasia, la legge belga specifica tre importanti condizioni. Anzitutto la richiesta deve essere volontaria, ponderata e ripetuta. Il paziente, inoltre, deve provare una sofferenza insopportabile. E la sofferenza deve essere il risultato di una malattia grave e incurabile. 

Due medici diversi devono verificare che questi criteri siano soddisfatti. Marc Decroly, medico di base a Bruxelles, sottolinea che l'eutanasia è "una possibilità per il paziente, non un diritto e che è una possibilità per il medico, non un dovere".

Marc Decroly, medico generalista che assiste i pazienti che richiedono l'eutanasia
Marc Decroly, medico generalista che assiste i pazienti che richiedono l'eutanasiaDimitri Korczak

Nell'Unione Europea, Belgio e Paesi Bassi sono stati i primi Paesi ad autorizzare l'eutanasia nel 2002. A essi si sono aggiunti Lussemburgo (2009), Spagna (2021) e Portogallo (2023). In Francia, l'esame della legge sul fine vita è stato rinviato al 2024.

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