Con le bombe a grappolo all'Ucraina Washington imbarazza gli alleati

La decisione di fornire bombe a grappolo all'Ucraina da parte degli Usa spiazza l'Occidente
La decisione di fornire bombe a grappolo all'Ucraina da parte degli Usa spiazza l'Occidente Diritti d'autore Alex Brandon/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Gianluca Martucci
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Gli Stati Uniti sono l'unico Paese del G7 a non aver aderito alla Convenzione di Oslo. I partner si proteggono con i loro obblighi internazionali. Ira dell'Onu

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Il presidente statunitense Joe Biden l'ha definita una "scelta difficile" dovuta al fatto che l'esercito di Kiev sta esaurendo le munizioni nel corso di una controffensiva che non sta procedendo come previsto. Ma diversi alleati di Washington storcono il naso per la decisione di fornire bombe a grappolo a Kiev. 

In conferenza stampa il sottosegretario per la Difesa, Colin Kahl, ha giustificato la scelta della Casa Bianca con il fatto che Mosca ha già fatto uso di queste munizioni in sedici mesi di guerra su larga scala in Ucraina. 

Lo ha ribadito anche il governo tedesco per bocca del portavoce Steffen Hebestreit. Prima ancora che Washington comunicasse formalmente la decisione la ministra della Difesa Annalena Baerbock aveva dichiarato che la Germania non avrebbe seguito la stessa decisione, seppure non abbia nemmeno recriminato la decisione del presidente Biden.

Gran parte dei Paesi della Nato ha firmato la Convenzione di Oslo che vieta la produzione, l'uso e le esportazioni di queste munizioni che possono rilasciare decine di ordigni inesplosi a seconda del tipo di terreno impattato, dell'altezza a cui vengono lanciati e delle condizioni meteo pur mantenendo la loro letalità negli anni.

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In viola scuro i Paesi che hanno ratificato la Convenzioni di Oslo contro la produzione, l'uso e l'esportazione delle bombe a grappolo. In viola chiaro i firmatarihttps://www.clusterconvention.org/

Il Segretario generale Antonio Guterres "vuole che i Paesi rispettino i termini della convenzione e critica la decisione di continuare a usare le munizioni a grappolo sul campo di battaglia", ha affermato il viceportavoce dell'Onu, Farhan Haq.

Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha detto che nelle consultazioni con Washington gli Stati Uniti "hanno indicato, privatamente e pubblicamente che comprendono la nostra decisione".

Gli alleati "riconoscono la differenza tra l'uso che ne fa la Russia e quello come le userebbe l'Ucraina per difendere i suoi cittadini e il suo territorio", ha detto ai giornalisti.

La fornitura di bombe a grappolo alleggerirà anche la pressione sulle limitate scorte di munizioni statunitensi, ha fatto sapere la Casa Bianca. A Washingon c'è timore per lo svuotamento dei depositi di proiettili da 155 mm, la principale tipologia di munizioni inviate all'Ucraina.

Le munizioni a grappolo saranno più efficaci nei bombardamenti e non richiedono mezzi ulteriori perché lanciate dalla stessa artiglieria convenzionale usata per i proiettili da 155 mm. Permetteranno di colpire un maggior numero di obiettivi russi utilizzando un minor numero di proiettili.

Kahl ha detto che le bombe a grappolo non sono una soluzione permanente, ma più che altro "un ponte" mentre gli Stati Uniti e gli alleati sono al lavoro per aumentare la produzione di proiettili da 155 mm.

Ma la decisione ha creato imbarazzo e una discussione al prossimo vertice della Nato di Vilnius dell'11 e 12 luglio è inevitabile. Il Segretario generale dell'organizzazione Jens Stoltenberg ha sottolineato venerdì che la decisione sulla fornitura di munizioni a grappolo spetta agli alleati. La Germania, che ha firmato il trattato di messa al bando, ha dichiarato che non fornirà queste munizioni all'Ucraina, ma ha espresso comprensione per la posizione americana.

Il premier britannico Rishi Sunak ha ribadito che Londra è parte della Convenzione di Oslo. Roma ha reagito allo stesso modo.

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