Confermato che dall'inizio del conflitto sono state usate queste armi vietate in circa 700 casi
Russi e ucraini si sono accusati a vicenda di aver usato bombe a grappolo durante la guerra. Dopo sei mesi di combattimenti, la Cluster Munition Coalition (Ccm), con sede a Ginevra, ha confermato che entrambe le parti ne hanno fatto uso, anche se la bilancia pende decisamente dalla parte dei russi.
"Quello che abbiamo riscontrato in Ucraina è che dall'invasione da parte dei russi a febbraio 2022, ci sono stati centinaia di attacchi con bombe a grappolo, che hanno preso di mira case, ospedali, scuole", spiega Marion Loddo, responsabile editoriale di Landmine and Cluster Munition Monitor. "E da quello che abbiamo potuto osservare, le vittime durante questi sei mesi sono circa 700, il che è drammatico".
Né la Russia né l'Ucraina hanno aderito alla convenzione che vieta l'uso di queste armi indiscriminate, ricorda l'Ong Human Rights Watch. "Sia la Russia che l'Ucraina dovrebbero rifiutare le bombe a grappolo e aderire al trattato internazionale che le vieta. Le forze ucraine sembrano aver usato munizioni a grappolo almeno due volte durante questa guerra", dice Mary Wareham.
Poco prima della pubblicazione di questo rapporto, l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite accusava l'Ucraina di aver usato piccole mine di plastica, simili a giocattoli, in aree residenziali, mentre un assistente mostrava fotografie di presunte vittime di questi attacchi.