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Prigozhin: Nessun processo, esilio in Bielorussia. Putin potrebbe assassinarlo

Un selfie con Prigozhin. (Rostov, 24.6.2023)
Un selfie con Prigozhin. (Rostov, 24.6.2023) Diritti d'autore Telegram/Grey Zone
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Di Cristiano TassinariDebora Gandini
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Decisiva la mediazione del presidente bielorusso Lukashenko: sarà proprio la Bielorussia ad ospitare l'esilio di Prigozhin, che - secondo l'accordo citato dal portavoce del Cremlino - non verrà processato in Russia

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Dopo la ritirata da Mosca, Yevgeny Prigozhin, è stato accusato di "tradimento" e, a quanto riferiscono le autorità locali, avrebbe deciso di lasciare la Russia volontariamente per andare in Bierlorussia.

Il tentato golpe da parte del del leader della Wagner e dei suoi mercenari è fallito, ma il Cremlino si trova ora ad affrontare una situazione "profondamente instabile".

Secondo Lord Richard Dannatt, ex Capo di Stato Maggiore delle forze armate britanniche, il l fatto che Prigozhin sia andato in Bielorussia è motivo di preoccupazione perché se è andato a Minsk, mantenendo attorno a sé un'efficace forza combattente, allora rappresenta di nuovo una minaccia per il fianco ucraino più vicino a Kiev, dove tutto è iniziato il 24 febbraio scorso anno."

Il tentativo di sedizione

Yevgeny Prigozhin e i suoi mercenari del gruppo Wagner hanno interrotto la loro marcia su Mosca quando, sabato sera, si trovavano a soli 200 km dalla capitale, per evitare, ha dichiarato Prigozhin, di spargere "sangue russo".

Agli uomini della Wagner è stato ordinato di tornare ai loro campi in Ucraina, dove finora hanno combattuto a fianco dei soldati regolari russi.

Per la fine della rivolta è stata decisiva la mediazione del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko: sarà proprio la Bielorussia ad ospitare l'esilio di Prigozhin, che - secondo l'accordo citato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov - non verrà processato in Russia.

Lo stesso Peskov ha affermato che "l'obiettivo più alto" del presidente russo Vladimir Putin era "evitare spargimenti di sangue e scontri interni con risultati imprevedibili".

AP/PRIGOZHIN PRESS SERVICE
Prigozhin nel video mentre annuncia la "marcia per la giustizia". (23.6.2023)AP/PRIGOZHIN PRESS SERVICE

Durante la giornata di sabato, l'avanzata pacifica (anche se, alla fine, si registrano 15 militari russi morti) del gruppo Wagner è stata accolta con favore dai cittadini, soprattutto a Rostov sul Don, città quartier generale delle operazioni russe in Ucraina. 

Nel loro passaggio i miliziani sono stati lungamente applauditi, come testimoniano numerosi video pubblicato da "Grey Zone", canale Telegram vicino al gruppo Wagner.

I nemici di Prigozhin

Pur criticando Vladimir Putin per averlo definito "traditore" nel discorso di sabato mattina in diretta tv, con l'accusa di "ribellione armata", il vero obiettivo di Prigozhin erano il ministro delle Difesa Sergei Shoigu e il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov, che dal 1° luglio avrebbero voluto inglobare la Wagner nell'esercito russo, togliendone il controllo allo stesso Prigozhin. 

Telegram/Grey Zone
I due nemici di Prigozhin: Gerasimov e Shoigu.Telegram/Grey Zone
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