Russia: scontro aperto tra Prigozhin e Mosca

Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo Wagner
Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo Wagner Diritti d'autore Sergei Ilnitsky/AP
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Di Debora Gandini
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La rottura con Mosca pone fine all’idillio tra Prigozhin e il Cremlino. E' l'inizio, ha annunciato la Wagner, "della guerra civile russa"

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Il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin dichiara ufficialmente guerra ai vertici militari di Mosca, lanciando un appello a "fermare" i capi delle forze armate russi dopo aver accusato le truppe regolari di aver bombardato gli accampamenti dei suoi combattenti , su ordine del ministro della Difesa Sergei Shoigu facendo «un numero enorme» di morti.

Meno di 400 chilometri

È la distanza che separa le truppe della Wagner, agli ordini di Yevgeny Prigozhin, dalle porte di Mosca. In meno di 24 ore le milizie dell’ex chef di Vladimir Putin hanno preso Rostov sul Don e Voronezh. 

Il governatore dell’area di Lipetsk ha confermato che una colonna di convogli dei mercenari è in movimento verso Mosca. La colonna sarebbe composta da centinaia di veicoli – si parla di cifre che oscillano tra i 200 e i 400 mezzi – e nel corso della marcia avrebbe abbattuto 3 elicotteri e un aereo militare da trasporto. Nell’oblast di Mosca, come spiegato da Vedomosti, sono in costruzione sbarramenti.

Chi è Yevgeny Prigozhin

Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo Wagner, non aveva neanche 30 anni, quando appena uscito di galera, entrò nelle stanze del potere russo conquistando il soprannome di 'chef di Putin'. 

Nel 1981, secondo il sito investigativo Meduza, viene arrestato e condannato a 13 anni di carcere per furto e altri crimini. La pena viene ridotta a nove anni e Prigozhin, tornato libero, decide di star lontano dai guai, aprendo con l'aiuto del padre un chiosco di hot dog.

Gli affari vanno bene e Prigozhin si dimostra un abile investitore. Apre un primo ristorante, 'La vecchia dogana'. Poi un secondo locale, questa volta di lusso, situato su un battello sulla Neva: 'New Island'. E' lì che Putin ama portare i suoi illustri ospiti, da Jaques Chirac a George W. Bush.

Intanto l’uomo allarga il suo raggio di azione, istituendo una fabbrica di troll che, secondo gli Usa

e l'Occidente, avrebbe interferito pesantemente nelle elezioni americane e in altri Paesi alleati. Nel 2018, parlando di Prigozhin in un incontro con Donald Trump, Putin si limitava a descriverlo come "un privato cittadino”.

Il ruolo del gruppo Wagner

Ha costruito la potente brigata di mercenari, braccio armato del Cremlino che, nella sua veste di milizia privata, è intervenuta in Siria, Africa e infine in Ucraina. Fino alla nuova, trasformazione, con lo stesso Prigozhin trasformatosi nel nemico numero uno dello zar.

Prigozhin sinora non ha attaccato Putin, e al momento il Presidente russo non ha parlato alla nazione per dire quello che il ministero della Difesa e l’FSB hanno detto, e cioè che si è di fronte a una insurrezione armata. Prigozhin si fa fotografare in mimetica, nel Donbass, mettendo in chiaro che l'operazione speciale si regge anche sulla Wagner e - a detta del suo fondatore - sui 50mila uomini da lui schierati. La rottura con Mosca pone fine all’idillio tra Prigozhin e il Cremlino. E' l'inizio, ha annunciato la Wagner, "della guerra civile russa".

Dal suo canale Telegram, il leader dei mercenari aveva accusato l'esercito regolare di avere bombardato alcune basi della sua milizia, causando numerosi morti tra i suoi uomini, ma senza precisare dove e in quali circostanze. Prigozhin ha promesso di mettere fine una volta per tutte "alla malafede dei vertici militari".

Non è la prima volta che l'uomo, amico personale di lunga data del presidente Vladimir Putin, se la prende con le forze armate ed in particolare con l'esercito. Questa volta però i toni dello scontro hanno spinto il ministero della difesa a diramare un comunicato in cui si definiscono le accuse "fantasiose" e "provocatorie".

Qualcosa deve essere successo se il generale Surovkhin, dello Stato Maggiore dell'esercito russo, ha sentito il bisogno di rivolgersi agli uomini della Wagner invitandoli a rientrare nelle basi e affermando: dobbiamo tutti obbedire alla volontà e agli ordini del presidente.

Prigozhin ha smentito di avere intenti golpisti ed ha definito le sue azioni "una marcia per la giustizia". Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Interfax, ha detto che Vladimir Putin è informato dell'evolversi della situazione e che le misure necessarie sono state prese.

A novembre, la Wagner viene inclusa dall'Eurocamera nella lista delle organizzazioni terroristiche.

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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