75 anni fa l'esodo forzato di centinaia di migliaia palestinesi, che seguì alla nascita dello Stato d'Israele. Per la prima volta commemorazioni anche alle Nazioni Unite. Condanna di Israele: "Evento abominevole, mirato a distorcere la storia"
75 anni fa l'esodo forzato di centinaia di migliaia palestinesi, che seguì alla nascita dello Stato d'Israele. Le manifestazioni che a Ramallah e in diverse altre città hanno ricordato il giorno della Nakba, in arabo "catastrofe", hanno fatto eco alle commemorazioni ufficiali, per la prima volta organizzate anche nella sede delle Nazioni Unite a New York. Un gesto salutato come "storico" dall'ambasciatore palestinese all'ONU Riyad Mansour e accompagnato dalla rinnovata condanna del premier Muhammed Shtayeh: "Il nostro popolo paga ancora col sangue il prezzo dell'aggressione - ha detto in Consiglio dei ministri -. La Nakba è un crimine che continua da 75 anni". Di fuoco la replica di Israele, che per bocca del suo ambasciatore alle Nazioni Unite ha bollato le commemorazioni come un "evento abominevole" con il "palese tentativo di distorcere la storia".