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Catturata l'orsa che aveva sbranato un runner italiano, si aspetta la sentenza di abbattimento

Catturata l'orsa che aveva sbranato un corridore alpino in Italia
Catturata l'orsa che aveva sbranato un corridore alpino in Italia Diritti d'autore BJORN LINDAHL/AP1996
Diritti d'autore BJORN LINDAHL/AP1996
Di Isidoro Patalano
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L'orsa che aveva sbranato un runner italiano è stata catturata grazie a una trappola a tubo e trasferita in un centro faunistico in Trentino. Si aspetta la decisione del Tar circa l'abbattimento dell'animale. Per i genitori l'animale dovrebbe essere risparmiato.

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E' stata catturata alle l'orsa che aveva ucciso il runner ventiseienne Andrea Papi nei boschi del monte Peller, sopra l'abitato di Caldes in Trentino. Jj4, una femmina di orso bruno di 17 anni, è stato presa dalle autorità italiane verso le 23 di lunedì con l'uso di una trappola a tubo nel parco nazionale del Brenta.

L'animale, riconosciuto grazie a del materiale genetico, è stato trasferito nel centro faunistico del Castellar in attesa della decisione sul suo destino. La decisone del Tar di Trento dovrebbe arrivare nelle prime settimane di maggio.

Lo scorso 14 aprile, il Tar ha emanato un decreto di sospensione dell'ordinanza di abbattimento, lasciando aperta la possibilità di cattura.

Al momento della cattura, l'orsa era con i suoi tre cuccioli di due anni. Gli animali sono stati liberati, illesi, e risultano autosufficienti.

Il dolore dei genitori di Andrea Papi

Parlando ai media italiani, i genitori di Andrea Papi hanno detto di essere contrari all'abbattimento dell'orsa. Franca Ghirardini ha ammesso che l'uccisione dell'animale "non mi darà indietro mio figlio". 

Il ventiseienne era solito percorrere dei sentieri nei boschi per le sue attività sportive, secondo quanto dichiara la famiglia. Il papà del giovane ha detto che il figlio "non ha nessuna colpa",  ma vorrebbe giustizia per il ragazzo.

I precedenti di Jj4

L'orsa aveva già ferito altre persone negli anni 2000. Un padre e un figlio che stavano facendo una passeggiata nella stessa zona in cui è stato ucciso Papi sono vennero colpiti dallo stesso animale. Anche in quell'occasione le autorità provinciali di Trento ne ordinarono l'abbattimento, ma un tribunale bloccò il provvedimento.

Jj4 la sorella di altri due orsi bruni per i quali è stato ordinato l'abbattimento negli ultimi anni a causa del loro comportamento aggressivo, tra cui "Bruno", o Jj1, che è stato ucciso dopo aver attraversato la Germania nel 2005, e Jj3, ucciso dalle autorità svizzere nel Cantone dei Grigioni nel 2008.

Il destino degli orsi in Trentino

L'episodio fatale di cui è stato vittima Papi è diventato il fulcro di una battaglia su cosa fare con la crescente popolazione di orsi bruni alpini in Italia, che un tempo era quasi estinta ma si è ripresa grazie a un progetto finanziato dall'Unione Europea.

Attraverso questo progetto i genitori di Jj4 vennero portati in Italia dalla Slovenia circa vent'anni fa. Joze e Jurka, sono stati introdotti rispettivamente nel 2000 e nel 2001 e sono all'origine delle iniziali "Jj" del suo nome e di quello dei suoi fratelli.

Il progetto Life Ursus è iniziato nel 1999 con l'introduzione di tre maschi e sei femmine nelle foreste di Trento, con l'intento di ricostruire la popolazione fino a 40-60 orsi nell'arco di qualche decennio. Ma il progetto ha funzionato troppo bene e la popolazione è rimbalzata a più di 100 orsi identificati, che sempre più spesso incontrano la popolazione umana.

Il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti sta cercando di trasferire circa 60 orsi dalla regione di Trento e ha detto che intende convocare un gruppo di lavoro per discutere i prossimi passi.

Una coalizione di gruppi animalisti, tra cui l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA), ha chiesto alle autorità di Trento di rispettare "rigorosamente" la sospensione dell'ordine di abbattimento da parte del tribunale e ha promesso di difendere Jj4 e i suoi cuccioli "con tutti i mezzi legali disponibili".

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