Caccia e navi militari. Taiwan in allerta per le esercitazioni cinesi

Al termine del primo giorno di esercitazioni cinesi, il Ministero della difesa di Taiwan riferisce di aver avvistato oltre 70 caccia e 9 navi militari
Al termine del primo giorno di esercitazioni cinesi, il Ministero della difesa di Taiwan riferisce di aver avvistato oltre 70 caccia e 9 navi militari Diritti d'autore JAMESON WU/AFP or licensors
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Sorveglianza rafforzata e sistemi in allerta. Taiwan al secondo giorno di esercitazioni militari cinesi: "Registrate manovre di caccia e navi". Timore per il possibile ricorso ai missili. Pechino: "Questo è solo un avvertimento"

PUBBLICITÀ

Sorveglianza rafforzata e sistemi in allerta, a Taiwan, al secondo giorno delle imponenti esercitazioni militari avviate dalla Cina, all'indomani della breve visita negli Stati Uniti della presidente dell'isola, Tsai Ing-wen. Soltanto nelle ultime 24 ore, il Ministero della difesa di Taiwan riferisce di aver avvistato oltre 70 caccia e 9 navi della marina cinese. Nel mirino dei radar, soprattutto i movimenti delle forze missilistiche, a cui Pechino era già ricorsa lo scorso agosto, in rappresaglia a una visita a Taipei dell'allora presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi. 

Preceduti dall'intensificazione delle manovre in mare, la tre giorni di esercitazioni militari è stata presentata dalla Cina come un "avvertimento" a Taiwan. Sostenitrice dell'autodeterminazione dell'isola, la sua Presidente ha tentato più volte il dialogo con Pechino, che non la riconosce però come interlocutrice legittima, in quanto la considera una "separatista".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Taiwan, ultimo giorno di esercitazioni militari cinesi

Cina, sanzioni da Usa e Regno Unito contro hacker per attacchi a istituzioni e aziende

Hong Kong, nuova legge sulla sicurezza: l'ultimo "colpo" della Cina alla democrazia