Il funerale di un soldato ucraino, ucciso a Soledar e seppellito a Bucha, simboleggia le numerose morti su questi scenari di guerra.
È morto a Soledar ed è stato seppellito a Bucha. La vita e la morte di questo soldato ucraino sono legate a due dei luoghi in cui si sono consumate le stragi più drammatiche dall’inizio della guerra in Ucraina.
Familiari e amici hanno dato l’ultimo saluto a Volodymyr Kerbut, soldato volontario di 46 anni, morto in battaglia a Soledar, la città della regione di Donetsk dove da giorni sono in corso violenti combattimenti tra Russi e Ucraini.
Una bara tra tante altre, perché le perdite non si contano più a Soledar, ultimo bastione di protezione per la città di Bakhmut, poco distante e che costituisce un obbiettivo cruciale a livello strategico e simbolico per le truppe di Mosca.
"La Verdun del 21esimo secolo"
Anche a Bakhmut le perdite sono innumerevoli, da entrambi i lati. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, Bakhmut è diventata “la Verdun del 21esimo secolo”.
A soffrire sono soprattutto i civili. Centinaia di famiglie sono ancora rifugiate nei sotterranei della città, diventati dei rifugi anti-bomba.