In corso a Bucarest la seconda giornata del vertice ministeriale dell'Alleanza Atlantica, durante il quale si parlerà anche dell'adesione di Svezia e Finlandia
"Sono partner che si trovano sotto pressione da parte della Russia e gli alleati sono disposti ad accrescere il loro sostegno". Ha aperto così Jens Stoltenberg il secondo giorno della ministeriale Nato di Bucarest, dedicato a Bosnia ed Erzegovina, Georgia e Moldavia. L'impatto della guerra in Ucraina sui tre partner è al centro delle discussioni.
"Il nostro incontro dimostra la forte e crescente cooperazione tra la Nato e i vostri rispettivi Paesi in questo momento difficile", ha detto il segretario generale. "La Nato e gli alleati hanno fornito sostegno a tutti e tre i partner per molti anni, anche per quanto riguarda il rafforzamento delle capacità, le riforme e la formazione per rafforzare le loro istituzioni di sicurezza e di difesa".
Presente al vertice, anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani: "Abbiamo bisogno di più Europa nei Balcani occidentali, questa è la nuova strategia dell'Italia. La stabilità è cruciale per mantenere la pace ma anche per contrastare l'immigrazione clandestina", ha dichiarato il titolare della Farnesina. "Come Nato dobbiamo proteggere tutti i Paesi dei Balcani occidentali e i vicini dell'Ucraina: ora è importante lavorare insieme perché l'unità è la cosa più importate e lancia un messaggio chiaro alla Russia, che siamo pronti a proteggere questi Paesi".
Come all'Ucraina, anche alla Georgia è stata promessa l'adesione all'Alleanza Atlantica, ma la sua stretta storia con la Russia rischia di complicare le cose.
Durante il vertice Nato si parlerà anche delle richieste di adesione di Svezia e Finlandia e della sicurezza e stabilità nella regione del Mar Nero.