"Fermate i ribelli dell'M23". RDC, verso una tregua

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Accuse a Ruanda e Uganda: "ALimentano la guerriglia"

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Centinaia di persone hanno marciato verso i consolati di Francia e Gran Bretagna a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, chiedendo l'intervento della comunità internazionale per porre fine al conflitto con il gruppo ribelle M23.

La manifestazione si è svolta all'indomani dell'incontro di Luanda, dove i leader presenti hanno chiesto un cessate il fuoco che dovrebbe entrare in vigore questo venerdi.

"Siamo soddisfatti dell'accordo firmato, ma siamo ancora pessimisti sulla sua attuazione, soprattutto perché non è il primo accordo", dice Jean Claude Mbambaze, presidente di una associazione della società civile di Rutshuru, una zona conquistata dai ribelli a ottobre.

Al vertice in Angola erano presenti il presidente del Congo e il ministro degli Esteri del Ruanda, ma non i ribelli dell'M23, la cui rapida avanzata ha acuito le tensioni tra i due Paesi.

Ad agosto, un rapporto di esperti delle Nazioni Unite ha affermato di avere "prove solide" che membri delle forze armate ruandesi stavano conducendo operazioni nel Congo orientale a sostegno del gruppo ribelle M23, ma il Ruanda ha negato le accuse.

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