Cop27, il difficile tetris di un accordo col conflitto russo-ucraino convitato di pietra

Emmanuel Macron, il presidente francese, alla Cop27
Emmanuel Macron, il presidente francese, alla Cop27 Diritti d'autore Ludovic Marin/AP
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Di Gioia Salvatori
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Per il consigliere capo dei cambiamenti climatici del Wwf, Cornelius, tra tante crisi il cambiamento climatico è il problema più importante del momento

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"L'umanità ha una scelta da compiere o cooperare sul clima o morire, il mondo rischia un suicidio collettivo". Sono definitive alla conferenza delle parti di Sharm el-Sheikh le parole del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Intanto i giovani mostrano tutta la loro ecoansia, è evidente così come la voglia dei leader politici di soddisfare le attese, dopo anni a tergiversare. 

Stavolta però c'è un convitato di pietra: è il conflitto tra Russia e Ucraina. "Non sacrificheremo i nostri impegni sul clima sotto la minaccia energetica della Russia: tutti gli impegni presi dai Paesi devono essere onorati. Per i Paesi più ricchi, in particolare gli europei e tra questi la Francia, è questo il punto fermo delle strategie nazionali, in linea con gli obblighi presi", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron.

Stiamo assistendo a catastrofi diffuse a causa del cambiamento climatico, ed è davvero importante che i leader mondiali battano un colpo
Stephen Cornelius
consigliere capo per i cambiamenti climatici del Wwf

Per il Wwf è un segno positivo che i negoziati siano iniziati anche se visto il complesso contesto internazionale la strada per negoziare un accordo è difficile. Per Stephen Cornelius, consigliere capo dei cambiamenti climatici del Wwf: "Il cambiamento climatico è il problema più grande che stiamo affrontando in questo momento. Ci sono molte crisi in corso, crisi sulla biodiversità, crisi su energia e cibo, ma il cambiamento climatico è sullo sfondo e in alcuni casi in primo piano; stiamo assistendo a catastrofi diffuse a causa del cambiamento climatico, ed è davvero importante che i leader mondiali battano un colpo". 

E così è stato: i leader mondiali a parole si palesano e si paleseranno nelle prossime ore. La presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni ha annunciato che "L'Italia ha aumentato il contributo dei propri finanziamenti alla lotta al cambiamento climatico, abbiamo triplicato il nostro impegno" , il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha  detto che non ci deve essere per niente al mondo un ritorno alle energie fossili ed ha assicurato che "non ci sarà neanche in Germania". Il presidente del Kenya William Ruto, ha avvertito oggi prima del Summit delle Nazioni Unite sul clima (COP27) in Egitto che la crisi climatica è un "incubo" per milioni di africani e ha chiesto di adottare le misure necessarie per riconoscere le "circostanze speciali" in Africa. Altro capitolo, quest'ultimo, tra i più interessanti e complessi per quanto riguarda la crisi climatica.

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