Al centro della missione accordi sul petrolio per calmierare il prezzo dell'oro nero e la facilitazione dei rapporti tra Riad e Gerusalemme
Sono le ultime ore del viaggio in medio oriente, il primo del presidente americano Joe Biden. Da Gedda ha annunciato aiuti per un miliardo di dollari ai Paesi del medio oriente e del nord Africa per contrastare la crisi alimentare, oggi tiene una serie di bilaterali anche con il presidente egiziano al Sisi.
Di certo, tuttavia, l'istantanea che resterà della missione è il saluto pugno contro pugno col principe ereditario Bin Salman, voleva essere freddo ma è risultato troppo confindenziale agli occhi di molti, in primis ai colleghi del Washington Post del giornalista Jamal Khashoggi, trucidato nel consolato saudita ad Istanbul: Bin Salman primo indiziato. A Biden pero' il principe ereditario ha risposto di non essere personalmente responsaile dell'assassinio "Io gli ho detto - ha comunicato Biden - che secondo me lo è. Ha replicato di no e che ha agito contro coloro che lo sono. Poi ho continuato a parlare dicendo che trattare in un certo modo chi si oppone o critica l'amministrazione saudita o quella di altri Stati, per me è una violazione dei diritti umani".
Gli Stati Uniti si ritirano dall'isola di Tiran
Biden ha anche annunciato che entro fine anno gli Stati Uniti si ritireranno dall'isola Tiran nel Mar Rosso dove erano avamposto israeliano sull'isolotto di proprietà saudita "Le forze di pace internazionali, comprese le truppe statunitensi, lasceranno l'isola di Tiran nel Mar Rosso, dove sono state per oltre 40 anni, dagli accordi di Camp David", ha detto Biden, segnando un passo verso la distensione dei rapporti tra Riad e Gerusalemme. Venerdì pomeriggio l'Arabia Saudita ha annunciato l'apertura del suo spazio aereo alle compagnie aeree israeliane.
Ma la vera questione al centro del viaggio era l'aumento della produzione petrolifera per calmierare il prezzo dell'oro nero: Riad ha acconsentito ad incrementarla del 50 %.