Rovesciata la storica sentenza "Roe vs Wade" del 1973 e cancellato, di fatto, il diritto all'interruzione di gravidanza. Ogni Stato americano deciderà in autonomia. Già 26 Stati sono pronti a rendere illegale l'aborto. In Missouri, il divieto entra in vigore immediatamente
Nell'America delle armi a disposizione di tutti, il "diritto alla vita" va a scapito del diritto all'aborto.
Migliaia di donne e cittadini pro-aborto sono scesi in piazza in tutti gli Stati Uniti per protestare contro la decisione della Corte Suprema americana di rovesciare la storica sentenza "Roe vs Wade", che nel 1973 legalizzò l'aborto negli Usa.
La decisione è stata presa da una Corte divisa, con 6 voti a favore e 3 contrari.
"Tristemente, molte donne hanno perso oggi una tutela costituzionale fondamentale. Noi dissentiamo".
Lo affermano i giudici liberal della Corte Suprema: Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer.
I tre giudici hanno votato contro la decisione di capovolgere la "Roe vs Wade".
Ma non è stato sufficiente.
Libertà per ogni Stato
Secondo la Corte Suprema, l'interruzione di gravidanza - non essendo prevista dalla Costituzione - deve essere regolamentata dai singoli Stati.
Ora i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia.
Dopo la sentenza della Corte Siuprema, 13 Stati americani dovrebbero vietare l'aborto già dai prossimi giorni. Altri 13 Stati potrebbero decidere di farlo nelle prossime settimane.
36 milioni di donne in età fertile saranno colpite da questi divieti.
Le organizzazioni pro-aborto: "Noi non torniamo indietro"
Nonostante la delusione, le organizzazioni pro-aborto affermano che si aspettavano questa decisione della Corte Suprema.
Kate Smith è una volontaria dell'Ong "Planned Parenthood":
"I nostri uffici sono aperti. Non torneremo indietro e ci saremo sempre per i nostri sostenitori e per le nostre pazienti. Se non potete abortire nel vostro Stato, vi aiuteremo a capire come farlo altrove".
Uno degli Stati in cui il divieto di aborto inizia da subito è il Missouri.
Una legge del 2019, che vieta la maggior parte degli aborti, contiene una disposizione che la rende effettiva al momento della notifica della sentenza del caso "Roe vs Wade".
Il Kansas, viceversa, è protetto da una decisione della Corte Suprema del 2019, ma ha un Parlamento controllato dai Repubblicani, che intendono vietare o limitare il diritto all'aborto.
Una ginecologa della "Trust Women Clinic" del Kansas, la dottoressa Rebecca Taub, spiega:
"Siamo fortunati che l'accesso sia attualmente protetto, qui nello Stato del Kansas, ma sappiamo che vedremo ancora più pazienti provenienti da altri Stati di quanto non sia stato finora e che l'accesso al diritto di aborto per le donne negli Stati vicini subirà un impatto molto grave".
Kamala Harris: "Una crisi di assistenza sanitaria"
Molto delusa anche la Vice Presidente degli Usa, Kamala Harris:
Michelle Obama: "Ho il cuore spezzato"
Un messaggio su Twitter è arrivato anche da Michelle Obama.
La ex First Lady ha scritto: "Ho il cuore spezzato per questa decisione".
Repubblicani soddisfatti
Al Congresso, i Repubblicani, guidati dal loro leader Kevin McCarthy, hanno accolto con soddisfazione la decisione della Corte Suprema.
I Democratici vogliono rendere il diritto all'aborto una legge federale, ma con l'attuale composizione al Senato è una missione praticamente impossibile.
Nonostante il 61% degli americani (sondaggio Pew Review 2022) ritenga che l'aborto dovrebbe essere legale in tutti gli Stati americani.