Il presidente messicano Lopez Obrador, pur rimarcando l'amicizia con l'omologo Biden, ha disertato l'evento per protestare contro l'esclusione di Cuba, Venezuela e Nicaragua. Assenti anche El Salvador, Honduras e Guatemala
Il presidente statunitense Joe Biden e la first lady Jill Biden hanno fatto gli onori di casa al Vertice delle Americhe, che andrà avanti a Los Angeles fino al 10 giugno per discutere di temi legati a immigrazione e cooperazione nel continente.
Ma l'incontro è già avvolto dalle polemiche: negli scorsi giorni, il presidente messicano Andrés Manuel López Obradorha annunciato che avrebbe disertato l'evento, inviando in sua vece il ministro degli Esteri, Marcelo Ebrard.
"Basta esclusioni"
Una defezione che Lopez Obrador ha motivato con l'esclusione di Cuba, Venezuela e **Nicaragua,**ossia il blocco dei paesi americani governati da regimi socialisti e da anni nel mirino delle sanzioni di Washington.
Lopez Obrador ha in ogni caso sottolineato di avere "un ottimo rapporto con il presidente Biden. E' un brav'uomo. In questo caso sento che c'è molta pressione da parte dei repubblicani e soprattutto di alcuni leader dei partiti repubblicano e democratico che hanno a che fare con la comunità cubana in Florida".
Il leader messicano ha infine annunciato di aver "mandato a dire al presidente Biden che andrò a trovarlo a luglio. Andrò alla Casa Bianca e voglio affrontare la questione dell'integrazione di tutta l'America, perché il mio approccio è che come è stata creata la Comunità europea, che poi è diventata Unione europea, così dobbiamo fare in America. Questo significa un cambiamento nella politica, abbandonare scontro, odio, minacce, blocchi, ingerenze e optare per l'amicizia e la buona politica di vicinato"
Il triangolo delle migrazioni
Intanto, la defezione va ad aggiungersi a quelle dei leader del cosiddetto Triangolo del Nord (El Salvador, Guatemala e Honduras) dal quale oggi parte la stragrande maggioranza delle migrazioni verso Canada e Stati Uniti.
Ma gli Stati Uniti minimizzano, sottolineando invece come il vertice, ideato nel 1994 da Bill Clinton, abbia comunque riunito 23 capi di Stato nel segno dei valori democratici condivisi.
"Abbiamo bisogno di più cooperazione e di idee innovative come non mai" ha detto Biden durante la cerimonia di apertura. "La democrazia è il segno distintivo delle Americhe e in un momento in cui la democrazia è sotto attacco nel mondo noi dobbiamo difenderla. Uniamoci ancora e rinnoviamo la nostra convinzione che la democrazia non è solo la caratteristica che definisce la storia americana, ma l'ingrediente essenziale per il futuro delle Americhe".
Ma, più che la democrazia, proprio le migrazioni sono destinate ad essere un tema centrale nel vertice.
Mentre una enorme carovana di migranti diretta negli States attende in un campo temporaneo il via libera per attraversare Messico, diverse organizzazioni umanitarie hanno esortato i leader americani a riconoscere loro un visto: "si tratta di lavoratori, non di criminali" sostengono gli attivisti, .
Ma è praticamente certo che la maggior parte dei migranti, per lo più privi di documenti, sarà trattenuta al confine con gli Stati Uniti.