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Villanueva de Bogas, il borgo dove si apre la porta di casa ai profughi ucraini

Residenti di Villabuena de Borgas che accolgono profughi ucraini
Residenti di Villabuena de Borgas che accolgono profughi ucraini Diritti d'autore  Euronews
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Di Gianluca Martucci
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Nel piccolo centro della provincia di Toledo, in Spagna, i cittadini ospitano i rifugiati nelle loro case. Una rinascita per un borgo destinato fino all'altro ieri a scomparire

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Prima dell'arrivo dell'arrivo dei venti rifugiati ucraini Villanueva de Bogas era uno dei tanti borghi delle aree spopolate della Spagna. Le cose sono cambiate quando i cittadini del comune di settecento abitanti della provincia di Toledo si sono rimboccati le maniche per ospitare chi fuggiva dal rumore delle bombe e degli allarmi antiaerei. La comunità locale ha seguito l'iniziativa di Oksana Boyko, una donna di origini ucraine che ha provveduto a cercare un alloggio per i rifugiati ucraini che non avevano un posto dove stare. 

"Non ho problemi nel ricevere messaggi da loro anche quando sono a lavoro", dice Oksana. "In quel momento non riesco a parlare con loro, ma c'è tanta gente senza un'occupazione che riesce a dare una mano", spiega Oksana.

In uno sforzo collettivo di solidarietà i residenti di Villanueva si sono occupati di trovare degli alloggi e usano delle app di traduzione per comunicare con i rifugiati. Tra questi ci sono Manuel e sua moglie, che hanno aperto la loro porta di casa a Zoriana e ai suoi bambini. "Le abbiamo mostrato sin dal primo giorno le cose più essenziali: come funziona la lavatrice, come accendere il microonde; ora può sentirsi libera di fare qualsiasi cosa in questa casa" dice Manuel, che ospita Zoriana.

"Voglio che i miei bambini siano al sicuro, che la mia famiglia resti unita, anche se non sappiamo dove continueremo a vivere", dice Zoriana, una dei venti cittadini ucraini che hanno trovato un rifugio a Villanueva.

Il sindaco di Villanueva ha spiegato che i profughi ucraini hanno fatto aumentare la popolazione locale del 3%. "I parchi sono più affollati di prima, ci sono più giovani, questo è quello che serve per rigenerare questi centri delle regioni spopolate della Spagna", dice il sindaco José Miguel Rodriguez.

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