Cardinal Zen arrestato ad Hong Kong

Cardinal Joseph Zen
Cardinal Joseph Zen Diritti d'autore AP Photo
Di Paolo Alberto Valenti
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L'ulteriore stretta di Pechino ad Hong Kong con l'arresto del novantenne cardinale Joseph Zen accusato di collusione con forze straniere per l'uso di un fondo di solidarietà

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L'arresto del cardinale Joseph Zen* ad Hong Kong, grande anima del movimento democratico, conferma la progressiva stretta di polizia che Pechino impone e che non rispramia nemmeno un prelato emerito e novantenne. L'accusa è collusione con forze straniere per l'uso di un fondo di solidarietà dell'equivalente di 29 milioni di euro che ha distribuirto tra i detenuti politici prima di sospendere l’attività davanti alla repressione montante. Il fermo riguarda proprio la gestione del Fondo 612, che fino alla sua chiusura aveva assistito migliaia di manifestanti pro-democrazia coinvolti nelle proteste del 2019. Peraltro non è un caso che l'arresto avvenga mentre sta per salire al potere il nuovo governatore dell'ex colonia britannica, il falco John Lee Ka-chiu, molto gradito a Pechino.

Gli arresti eccellenti

La lista degli arresti eccellenti è ormai lunga ad Hong Kong basti pensare alla parlamentare di opposizione Margaret Ng, la cantante Denise Ho. Tuttavia con Zen s'nnalza il livello di scontro con la Cina che ha voluto al potere un personaggio uscito dai ranghi della polizia e che da candidato unico ha oettenuto ben 1.416 voti favorevoli sui 1.461 componenti della Commissione elettorale.

La fine di «Un Paese due sistemi»

Dal luglio del 2020 ad Hong Kong vige la Legge di sicurezza nazionale cinese e da allora il fronte democratico è stato sostanzialmente disarticolato. Joseph Zen ha sempre apertamente sostenuto il fronte democratico che si è battuto per difendere lo statuto speciale della città, quel principio  di «Un Paese due sistemi» che sembrava essere la garanzia di una certa democrazia nella città-stato rientrata nella madre patria nel 1997 quando la colonia britannica venne restituita alla Cina.

* Joseph Zen è nato nel 1932 a Shanghai in una famiglia cattolica, si è rifugiato a Hong Kong quando Mao sconfisse i nazionalisti nel 1949, entrando nel seminario salesiano fu poi ordinato sacerdote a Torino nel 1961.

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