Sugli scaffali europei comincia a mancare l'olio di girasole, importato dall'Ucraina. Quello che arriva spesso non è certificato
Con lo stop all'export ucraino, anche le scorte di olio di girasole - fondamentale per l'industria alimentare, la ristorazione e per il settore oleochimico - stanno terminando.
Aziz Odilov è il proprietario di Bestolie e uno dei maggiori importatori nei Paesi Bassi, ma i suo fornitori non riescono a far uscire l'olio dall'Ucraina.
Quello che arriva spesso non è certificato.
"Vediamo che il mercato è ora pieno di oli senza certificazione - spiega Odilov - La qualità non soddisfa gli standard europei. Lo troviamo molto preoccupante perché non sappiamo come questo olio è stato miscelato, che tipo di additivi e ingredienti ci sono dentro".
I camionisti ucraini hanno impiegato sei giorni per trasportare il loro carico di olio di girasole dall'Ucraina ai Paesi Bassi. Sono rimasti bloccati al confine polacco per tre giorni.
Ogni camion contiene 25.000 litri di olio di girasole. Sembra molto, ma non è neanche lontanamente sufficiente per colmare le carenze nei supermercati.
Prima della guerra, il più economico degli oli di girasole costava 1 euro e 49 al litro. Se ancora disponibile sugli scaffali, lo stesso tipo di olio costa ora 2,99 al litro.
Alcuni supermercati chiedono più di 4 euro per un litro di olio di girasole.
Odilov ha anche allertato l'Autorità olandese per la sicurezza alimentare e dei prodotti di consumo (NVWA) sulle frodi in agguato, ma la NVWA sostiene di non aver ancora ricevuto alcuna segnalazione in merito.