Mosca: i giornalisti europei fanno le valige, dopo la stretta sui media

Mosca: i giornalisti europei fanno le valige, dopo la stretta sui media
Diritti d'autore Alvaro Barrientos/AP
Di Euronews
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L'ultimo a chiudere è l'ufficio di corrispondenza della tv pubblica spagnola. Prima era toccato alla Rai e alla televisione tedesca

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i corrispondenti esteri iniziano a fare la valigie da Mosca, dopo la stretta sui media

L'ultima è la tv pubblica spagnola (Rtve) che ha appena annunciato lo stop delle attività dalla Russia: la ragione è la nuova legge che punisce col carcere fino a 15 anni chiunque diffonda fake news sulle attività militari: col non trascurabile dettaglio che per essere accusati basta riferirsi al conflitto in Ucraina con i termini "guerra" e "invasione".

"È triste e doloroso lasciare la Russia in questo modo dopo 5 anni" ha Erika Reija, corrispondente da Mosca dell'emittente iberica. "Non avrei mai immaginato di dover imballare le mie cose in poche ore e di dover partire in fretta e furia senza sapere se potrò tornare. Ma la situazione si sta deteriorando rapidamente. Nelle ultime ore, la sensazione è che o si parte adesso o domani potrebbe non essere più possibile perché potrebbero non esserci più voli, le frontiere potrebbero essere chiuse o potrebbe essere imposta la legge marziale. Da oggi anche noi giornalisti siamo diventati bersaglio di Putin con questa legge che criminalizza il nostro lavoro".

Prima ancora era toccato alla Rai, che sabato ha deciso di sospenderele attività dei corrispondenti dalla Russia, per tutelarne la sicurezza oltre alla libertà d'espressione.

Lo stesso ha fatto la tv tedesca ma nelle prossime ore si attende un vero e proprio effetto domino

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