Minsk starebbe spingendo decine di richiedenti asilo verso i vicini paesi dell'Europa orientale, che hanno reagito sigillando le loro frontiere, trasformandole in una trappola mortale per i migranti
Lo stallo tra la Bielorussia e l'Unione europea ha innescato una nuova crisi migratoria. Minsk starebbe spingendo decine di richiedenti asilo verso i vicini paesi dell'Europa orientale, che hanno reagito sigillando le loro frontiere. La Polonia ha isolato una zona che corre per più di 400 chilometri lungo il confine con la Bielorussia.
L'area è stata isolata lo scorso settembre per bloccare la strada a migliaia di richiedenti asilo che cercano di raggiungere l'Unione europea. Il risultato è che diventata una trappola a volte mortale. Molti dei richiedenti asilo che hanno provato ad attraversare il confine sono stati picchiati dalle guardie di frontiere di entrambi i paesi. Almeno sette persone sarebbero morte nel tentativo di varcare il confine.
La Polonia è nel mirino delle Nazioni Unite e dall'Unione europea per una nuova legge che permette respingimenti arbitrari. Varsavia sostiene che la maggior parte degli stranieri non chiede asilo in Polonia, ma piuttosto in Germania, e sono usati dalla Bielorussia come ritorsione per le sanzioni occidentali.
Minsk, da parte sua, ha sospeso l'accordo con Bruxelles per riprendere i migranti. Euronews è andata in Polonia per testimoniare la situazione dei richiedenti asilo e parlare con la popolazione locale. Potete guardare il reportage di Valérie Gauriat nel player in alto.