Afghanistan: l'esodo degli hazara, tra nuove persecuzioni e crisi economica

Sono scappati in migliaia, soprattutto verso Iraq e Pakistan. La minoranza sciita degli hazara vive nel terrore di una nuova pulizia etnica dopo il ritorno al potere dei talebani in Afghanistan. Gli studenti residenti a Najaf, in Iraq, dove ogni vengono in pellegrinaggio migliaia di hazara, confessano di avere paura di tornare a casa. I talebani hanno già torturato diversi membri della loro comunità.
"Una settimana fa ho chiamato la mia famiglia e mi hanno detto che hanno molta paura dei talebani perché le donne non possono più uscire di casa senza il marito", racconta uno studente. Gli hazara che vivono a Kabul dicono di non essere intimoriti dal ritorno al potere dei talebani. A spaventarli, raccontano, è soprattutto l'incertezza politica ed economica e la mancanza di lavoro con cui il nuovo governo afgano dovrà fare i conti.
"I talebani non ci stanno uccidendo - dice un membro della comunità che vive nella capitale afghana -. Ma è meglio morire che vivere soffocati così. Non abbiamo visto niente di male da parte dei talebani, ma non c'è lavoro per la gente, abbiamo fame, cosa dovremmo fare?".
Gli Hazara rappresentano tra il 10 e il 20% della popolazione afghana. Le persecuzioni nei loro confronti sono cominciate alla fine del 19esimo secolo, quando secondo le stime più di metà della popolazione fu sterminata. Violenze che sono state ripetute dai talebani tra le fine degli anni 90' e il 2001.