A Tenerife tutti a cena con il Green pass. Boom di contagi e allerta 4

A Tenerife, meta di turisti da tutta Europa, il Green pass ormai è il lascia passare per il divertimento in sicurezza. I visitatori sembrano aver accettato di buon grado la normativa. Il certificato è obbligatorio da questo lunedì per entrare in bar, ristoranti, cinema, teatri e palestre.
Per molti è uno strumento utile, altrimenti non si uscirà più da questa pandemia. “Se ci chiederanno di mostrare il certificato Covid lo faremo. Noi siamo vaccinati quindi abbiamo il Green pass. Penso che sia una misura necessaria”, dice una turista
Nei locali i gestori ci fanno notare che la gente si attiene alle regole. Qualche turista l’ha perso ma per il resto tutti hanno il pass. Come negli altri stati europei anche in Spagna e nelle isole è obbligatorio il passaporto vaccinale per molte attività ricreative. Ma qualcuno storce il naso.
"Onestamente non mi ricordavo nemmeno del certificato. Ho fatto solo la prima dose, quindi non posso entrare nel ristorante”, fa notare una ragazza. “Non ho intenzione di ottenere di fare un tampone ogni volta che devo andare in un locale per consumare qualcosa seduta.”
A lamentarsi non sono solo alcuni turisti ma anche alcuni gestori che sottolineano il fatto che porta via del tempo controllare il Green pass. Qualcuno ironizza, si fa per dire: “Ora oltre a fare i camerieri dobbiamo fare anche i poliziotti".
Chi è pro e chi è contro l’uso del certificato verde. Nel mezzo ci sono i contagi che continua a salire. Tenerife ha dovuto alzare al livello 4 l’allerta sanitaria. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 700 nuovi positivi nelle Isole Canarie, più della metà proprio qui a Tenerife.