Con Italia-Turchia allo Stadio Olimpico di Roma, davanti a 16.000 spettatori, cominciano stasera gli Europei di calcio 2020, un anno dopo la cancellazione dovuta alla pandemia. La novità (e il problema per la sicurezza) è che il torneo si svolge in dieci paesi diversi. Finale a Londra l'11 luglio
Con un anno di di ritardo, partono stasera gli Europei di calcio Euro2020: partita inaugurale Italia-Turchia allo Stadio Olimpico di Roma.
E con il Covid che continua a gettare un'ombra sul torneo.
Europei in dieci paesi e undici città
L'evento calcistico continentale, organizzato per la prima volta non in uno o due paesi, bensi con una formula itinerante in tutta Europa, in dieci nazioni diverse, con undici città che ospitano partite (Roma, Baku, Copenaghen, San Pietroburgo, Londra, Glasgow, Amsterdam, Bucarest, Siviglia, Monaco e Budapest), sarà giocato con gli stadi aperti, pubblico presente ma limitato e severe restrizioni sanitarie.
Allo stadio Olimpico di Roma, saranno 16.000 i tifosi degli azzurri e della Turchia.
Sale l'attesa.
"Metroman", musicista, artista e tifoso dell'Italia:
"Mi sento emozionato! Finalmente stanno tornando questi grandi eventi e la gente comincia ad uscire, ricomincia a vivere e si respira un'aria di novità e di voglia di fare. La cosa positiva è che abbiamo finalmente la speranza di poter uscire da questo incubo".
Dogu, tifoso turco che vive in Olanda:
"Dalla Turchia i tifosi non possono venire In Italia, ma noi viviamo in Olanda e abbiamo fatto 1.500 km per sostenere la nostra nazionale qui a Roma: ne vale assolutamente la pena!"
"Molti tifosi da tutta Europa per dieci destinazioni diverse"
Euro2020 (che non ha cambiato nome in Euro2021 per ragioni di marketing) sarà una prova importante per la sicurezza delle autorità europee.
La polizia europea, insieme a Europol, dispone di un centro operativo (a L'Aia, nei Paesi Bassi) di tutte le forze dell'ordine, aspettandosi, tuttavia, in questa particolare situazione, meno tifosi e meno potenziali incidenti tra le opposte tifoserie.
Per Max Daniel, capo del personale del Centro di cooperazione internazionale di polizia, il problema è un altro:
"L'aspetto più impegnativo di questo torneo sarà la quantità di spostamenti dei tifosi. Normalmente, tutti i tifosi viaggiavano da tutta l'Europa verso un solo paese. Ora i tifosi viaggeranno da molti paesi diversi verso molte destinazioni diverse".
Le polizie di ciascuno dei 24 paesi che giocano il torneo passeranno i prossimi 30 giorni a monitorare i potenziali pericoli - anche di diffusione del Covid - dalla sala di controllo del centro operativo di L'Aia.
La finalissima degli Europei è in programma l'11 luglio a Londra.