Il rifornimento di alcuni prodotti, in modo particolare della carne, è un po' più lento e c'è molta più burocrazia, ma nella vita quotidiana i cambiamenti sono minimi. A giugno si dovrebbe finalizzare l'accordo in vigore con l'Ue
È cambiato poco a Gilbilterra dopo la Brexit, se non per il rifornimento di prodotti, carne in modo particolare, e la burocrazia, che effettivamente è aumentata.
Questo è stato possibile grazie anche all'accordo trovato in extremis a fine 2020 che ha evitato un confine rigido tra Gibilterra e Spagna.
L'accordo dovrebbe essere finalizzato entro giugno. Brian Richi gestore di questo negozio spera che si finalizzi l'intesa quanto prima: "Mi sembra che i tempi di consegna siano più lunghi per la merce che arrivare dal Regno Unito. C'è molta più burocrazia che ha portato anche a un un aumento dei prezzi".
Per Ravi R. Chhuhani del negozio The Gibraltar Gift Shop, invece, "C'è stato un po' più di lavoro, sì questo sicuro ma niente di più".
I cambiamenti per gli abitanti della Rocca sono stati effettivamente minimi.
"Non ci sono cambiamenti degni di nota, la vita continua come prima:faccio i miei acquisti ogni giorno e vado al lavoro normalmente".
Anais è più concreta: "Non dico che non ci siano stati , ma io non li vedo".
L'accordo temporaneo adottato in dicembre si sta mostrando efficace stando ai dati dell'Associazione Gibraltar Hospitality Association riportati da Gino Jimenez:
"Sapevo che avrebbe avuto un impatto positivo dal punto di vista dell'accoglienza perché effettivamente la domanda per le case qui a Gibilterra sta aumentando".
L'accordo negoziato a fine dicembre, che dovrebbe finalizzarsi entro giugno, mira a cancellare la frontiera tra Spagna e Gibilterra, con Spagna e Gibilterra, che insieme a Frontex rafforzeranno i controlli.
Inoltre, ci sarebbe un periodo di transizione di 4 anni per l'adeguamento della colonia britannica al mercato unico europeo". Eppure, a diversi mesi dalla Brexit la frontiera resta e non è di buon auspicio stando alla Gibraltar Cross Border Workers Association.
Juan José Uceda portavoce dell'associazione non lo manda a dire: "Qui tutto è in ritardo, anche la Brexit e quando chiediamo conto di qualcosa ci dicono di aspettare fino a giugno; è evidente che non si sta facendo niente".
Per il governo della Rocca l'accordo in attuazione è già un esito importante, come spiega il vice presidente Joseph García : "Una volta che il mandato è stato dato, possono iniziare negoziati adeguati. Potrebbe però essere necessario un prolungamento della scadenza iniziale che però dovrebbe essere alla fine di giugno".
Obiettivo del nuovo accordo è salvaguardare la prosperità di un'area in cui transitano 15 mila lavoratori al giorno che importa 1,5 miliardi di euro di merci dall'Unione Europea.