A pochi anni dal ritrovamento a 112 metri di profondità, non lontano da Malta, c'è la conferma che il relitto individuato è quello dell' HMS URGE, battello d'attacco della Royal Navy impegnato nella battaglia del Mediterraneo
Ricercatori subacquei dell'Università di Malta hanno confermato che il relitto sui fondali all'ingresso del Grand Harbour è effettivamente quello dell'Urge, sottomarino britannico della classe U scomparso nel pieno della seconda guerra mondiale.
La fine 79 anni fa
La Royal Navy ne aveva perso le tracce il 27 aprile 1942, quando il battello aveva lasciato Malta in direzione dell'Egitto. L'ipotesi che è stata accredita è quella dell'affondamento causato da una mina tedesca tuttavia in quelle ore risulta anche l'azione di un aereo italiano C.R.42 che avrebbe colpito con diverse bombe di profondità un sottomarino britannico non lontano da Malta.
Una accurata ricognizione sottomarina
Il prof. Timmy Gambin, dell'Università di Malta, ha affermato che il nome "Urge" è ancora leggibile sul lato sinistro della torretta del sottomarino. Già nel 2019 Gambin aveva annunciato di aver trovato il relitto durante una ricognizione di archeologia marina condotta per conto dell'ateneo maltese.
Si scioglie un mistero
L'URGE scomparve insieme ai suoi 44 uomini dell'equipaggio. Gli archeologi sono scesi per 112 metri sul punto del ritrovamento e hanno confermato che il relitto è effettivamente quello dell'HMS Urge. Si scioglie anche il mistero della presunta disobbedienza del capitano del natante E.P. Tomkinson perché un relitto analogo era stato localizzato col sonar al largo della Libia in un tratto di mare che non era previsto negli ordini id missione impartiti all' Urge. Nella sola Malta hanno operato durante la seconda guerra mondiale almeno una decina di sottomarini d'attacco britannici della classe U.