Relitto di sottomarino britannico restituito al suo splendore: pulizia che salva le specie marine
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Relitto di sottomarino britannico restituito al suo splendore: pulizia che salva le specie marine

Di Cristiano TassinariNataliia Liubchenkova
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Un affascinante viaggio nella storia e nel presente, tra sottomarini della Seconda Guerra Mondiale, il profondo blu del Mar Ionio e la protezione dell'ambiente e degli animali, troppo spesso impigliati nelle vecchie reti da pesca. I "subacquei spazzini" salvano vite e ambienti marini.

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Il relitto del sottomarino britannico HMS Perseus si trova a 52 metri di profondità, nella zona tra le isole di Cefalonia e Zante nel Mar Ionio, in Grecia.

Una storia affascinante

Non diversamente da altri relitti, anche questo è accompagnato da un'affascinante storia sul suo unico sopravvissuto, un fuochista della Marina britannica di nome John Capes, fuggito dal portello del sottomarino dopo l'impatto con una mina italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.

Sopravvissuto non solo al viaggio in superficie, ma anche alle cinque miglia (8 km) di nuoto fino all'isola di Cefalonia durante la notte, dove è stato nascosto dagli isolani per 18 mesi prima di fuggire a Smirne, in Turchia. Anni dopo John Capes è stato insignito di una medaglia dell'Impero Britannico.

Giorgio Kolikis/Ghost Diving
Reti impigliate. Subacquei al lavoro.Giorgio Kolikis/Ghost Diving

I subacquei di "Ghost Diving"

L'HMS Perseus è uno dei più grandi sottomarini della Seconda Guerra Mondiale e patrimonio culturale.

Giorgos Kolikis/Ghost Diving
Volontari al lavoro per rimuovere le reti impigliate sul HMS PerseusGiorgos Kolikis/Ghost Diving

Tra il 22 e il 26 luglio, dopo lunghi preparativi, sei subacquei tecnici volontari appositamente addestrati dalla ONG "Ghost Diving", da tempo attratti dal mistero e dal valore storico del relitto, hanno finalmente compiuto la missione di immergersi all'HMS Perseus per rimuovere l'attrezzatura da pesca che copriva il sottomarino.

Il Perseus prima e dopo l'operazione di pulizia dalle reti da pesca

In questo modo, il loro obiettivo era quello di proteggere gli abitanti marini di questa zona di biodiversione, come le tartarughe marine, i delfini e le foche monache che, per puro caso, hanno fatto la loro comparsa nella zona mentre i subacquei erano al lavoro.

Si stima che milioni di animali muoiano ogni anno rimanendo intrappolati nell'attrezzatura da pesca perduta.

Cor Kuyvenhoven/Ghost Diving

Cibo, rifugio e trappole mortali

I relitti delle navi e le scogliere sono importanti elementi per la biodiversità, fornendo cibo e riparo alla vita marina. Allo stesso tempo, sono anche trappole mortali perché le reti da pesca perdute spesso diventano gabbie insuperabili. 

Quando sono intrappolati in queste reti, animali come tartarughe marine, delfini, foche, uccelli, ma anche pesci, non riescono a liberarsi e muoiono.

Cor Kuyvenhoven/Ghost Divers

Il team di subacquei ha effettuato tre immersioni sulla HMS Perseus della durata di 65 minuti ciascuna. Dopo un'immersione di ricognizione approfondita, i subacquei hanno deciso di concentrarsi sulla torre di imbracatura e sullo scafo esterno anteriore.

Dopo la seconda immersione, la torre di imbracatura era ora quasi completamente priva di reti da pesca e la struttura originale del relitto è stata finalmente svelata. Durante la terza immersione, è stato anche rimosso un grosso pezzo di rete da pesca che copriva lo scafo esterno e che arrivava fino al fondo.

Cor Kuyvenhoven/ Ghost Diving

"Mediterranean Action Day 2020"

Il livello di difficoltà del lavoro è stato aggravato dalle molte lunghe lenze che negli anni erano state mischiate alle reti. L'operazione è andata come previsto e senza problemi grazie al supporto professionale dell'Aquatic Scuba Diving Club.

Le operazioni di pulizia subacquea sono durate 5 giorni, prendendo di mira anche altri relitti della zona, a 50 metri di profondità e recuperando un totale di 500 kg di attrezzatura da pesca perduta.

L'evento è stato organizzato da Healthy Seas e, oltre alla pulizia del mare, ha previsto anche una sensibilizzazione del pubblico dell'isola di Cefalonia con la partecipazione di gruppi e artisti locali, per sottolineare l'importanza dei siti marini e costieri di Marino2000.

L'evento pubblico è stato organizzato nell'ambito del MIO-ECSDE 'Mediterranean Action Day 2020", sostenuto dalla Sovvenzione Operativa LIFE+ per le ONG e reso possibile grazie al sostegno e all'ospitalità del Parco Nazionale di Aenos, del Geoparco Cefalonia - Ithaka, del Fondo del Porto di Cefalonia e Itaca e del Comune di Argostoli.

Konstantina Kostoula/Healthy Seas
I subacquei spazzini sono degli eroi. Della natura. Alla fine hanno recuperato 500kg di attrezzaturaKonstantina Kostoula/Healthy Seas

Le reti da pesca avranno una nuova vita

Le reti da pesca in nylon che sono state recuperate durante questa missione proseguiranno ora il viaggio dei rifiuti da riutilizzare e saranno rigenerate, insieme ad altri rifiuti in nylon, nel filato ECONYL®, la base per nuovi prodotti sostenibili come calze, costumi da bagno, abbigliamento sportivo o tappeti.

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